Domino's pizza chiude in tutta Italia: si ritira dal Belpaese la compagnia americana della pizza con l'ananas
L'azienda offriva pizza cheeseburger o al barbecue e intendeva promuovere il suo modello di consegna a domicilio. Non ce l'ha fatta
In occasione dell’apertura del quinto ristorante di Domino’s pizza a Roma, un rappresentante della compagnia americana aveva sottolineato come, a suo parere, ci fossero italiani “che non hanno paura di mettere l’ananas sulla pizza“.
Era il 2021. Un anno dopo vien fuori che non era proprio così.
- Domino's pizza chiude in tutta Italia: era presente a Torino, Parma e Roma
- Pizza americana in Italia: chiude la catena che vendeva la pizza cheeseburger o quella con l'ananas
- Fallisce in Italia la compagnia che vendeva pizza con pollo o al barbecue: agli italiani piace "artigianale"
Domino’s pizza chiude in tutta Italia: era presente a Torino, Parma e Roma
Domino’s pizza si è ritirata dal mercato italiano. Dei 34 ristoranti a marchio Domino’s presenti a Torino, Parma e Roma (e non solo) non ne resta più nessuno: il cartello che annuncia la chiusura è stato esposto su ciascuno degli esercizi commerciali con il logo della tessera del celebre gioco da tavola.
Per l’agenzia di informazione finanziaria Bloomberg, i documenti depositati da Domino presso il tribunale italiano mettono in luce un indebitamento pari a 10,6 milioni di euro alla fine del 2020.
Pizza americana in Italia: chiude la catena che vendeva la pizza cheeseburger o quella con l’ananas
Domino’s pizza ha aperto sette anni fa in Italia, a Milano, con lo scopo di diffondere, nel Paese dove la pizza è nata, prodotti inusuali per i palati dei cittadini del Belpaese: ad esempio la pizza cheeseburger, quella con l’ananas o con pollo al barbecue.
All’epoca inoltre gli italiani non erano abituati al modello di consegna a domicilio che Domino’s aveva intenzione di promuovere.
Nel 2022 la situazione appare tuttavia completamente cambiata, anche per le conseguenze della pandemia e dei lockdown, durante i quali sempre più italiani si sono abituati a ordinare tramite le cosiddette app di food delivery (Uber Eats, Deliveroo, Just Eat).
Nel 2019, l’azienda progettava di aprire 850 negozi entro dieci anni, accaparrandosi il 2% del secondo mercato più grande di mangiatori di pizza, dopo gli Stati Uniti.
Fallisce in Italia la compagnia che vendeva pizza con pollo o al barbecue: agli italiani piace “artigianale”
Domino’s apparentemente non aveva fatto i conti con i gusti degli italiani, orientati a prodotti più artigianali.
In Italia esistono anche associazioni a tutela del prodotto pizza, come l’Associazione Verace Pizza Napoletana (Avpn), che ha pubblicato tanto di “Disciplinare Internazionale per l’ottenimento del marchio collettivo Verace Pizza Napoletana”.
Stefano Auricchio, direttore generale dell’Avpn si è tuttavia detto dispiaciuto di sentire che Domino’s Pizza ha chiuso: “Impoverisce il mercato in generale”, ha detto al quotidiano americano The New York Times.
Di sicuro la pizza è un tema assai presente nel dibattito pubblico del nostro Paese. Di recente ha infatti tenuto banco la polemica del celebre pizzaiolo napoletano Sorbillo contro Briatore, secondo cui è impossibile offrire una pizza di qualità a pochi euro.