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Disinfestazione a Trieste dopo un caso di febbre dengue: è un medico tornato dall'India, ordinanza del sindaco

Il sindaco di Trieste ha disposto la disinfestazione di un intero rione a seguito di un caso accertato di febbre dengue: di cosa si tratta

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

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Un caso di febbre dengue è stato accertato a Trieste, per questo si prevendono interventi di disinfestazione tra il pomeriggio e la sera di mercoledì 18 ottobre. Ad essere risultato positivo al virus è un medico appena rientrato dall’India. La zona interessata è il rione San Martino, per questo il sindaco Roberto Dipiazza ha firmato un’ordinanza che riguarda sia i residenti che i titolari di esercizi commerciali.

Febbre dengue a Trieste, il caso

Le informazioni sono ancora frammentarie: un medico rientrato recentemente dall’India è risultato positivo al virus Den-n (dove ‘n’ sta per una delle quattro tipologie di virus che provocano la malattia).

Per questo motivo il sindaco Roberto Dipiazza ha disposto un intervento di disinfestazione nel rione San Martino, dove il medico che ha contratto febbre dengue risiede.

Non è dato conoscere le condizioni di salute del medico colpito dalla malattia.

Nel frattempo i cittadini hanno risposto all’ordinanza del sindaco con la richiesta di interventi di disinfestazione anche in altre zone della città.

L’ordinanza del sindaco per la disinfestazione

Nella nota pubblicata su Facebook, il Comune di Trieste fa sapere che nel pomeriggio di mercoledì 18 ottobre verranno mese in opera “misure preventive di disinfestazione radicale a seguito dell’accertamento da parte di A.S.U.G.I.”, ovvero l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina.

Nello specifico, si tratterà di “interventi adulticidi, larvicidi e di eliminazione dei focolai larvali”, per questo i residenti e i gestori e titolari di esercizi commerciali devono “permettere l’accesso al personale di ASUGI e del personale della Ditta incaricata”.

Il testo integrale dell’ordinanza è scaricabile dal sito istituzionale del Comune di Trieste. L’amministrazione, inoltre, invita i cittadini a “evitare l’abbandono definitivo o temporaneo” di contenitori in grado di contenere acqua piovana e a “evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante”.

Cos’è la febbre dengue

La febbre dengue è una malattia di origine virale causata da quattro virus simili, il Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4.

La trasmissione non avviene tramite il contatto tra umani, bensì dalla puntura della zanzara Aedes aegypti (in Occidente) che a sua volta deve aver punto una persona infetta.

La febbre dengue si manifesta con sintomi che perdurano fino a 7 giorni e comprendono febbre alta, forti mal di testa e dolori intorno agli occhi, oltre a possibili nausee ed episodi di emesi.

In Italia, secondo le ultime stime, si contano circa 208 casi di positività. Tuttavia il dato non dovrebbe allarmare: come l’entomologo dell’Ausl Romagna Claudio Venturelli ha spiegato a Virgilio Notizie che esiste già un vaccino, il Vax Dengue, consigliato a tutti i cittadini che intendono viaggiare verso i Paesi maggiormente colpiti dal virus come il Brasile e la Bolivia.

Fonte foto: iStock

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