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Guerra Ucraina-Russia, ultime news oggi: per Jake Sullivan senza altri fondi all'Ucraina vincerà Putin

La guerra in Ucraina è al 649esimo giorno. Tutti i principali aggiornamenti in diretta di lunedì 4 dicembre 2023

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Giorno 649 della guerra in Ucraina. Da Kiev assicurano di essere entrati in possesso di un filmato in cui si vedono due militari catturati dai russi mentre vengono uccisi dopo la resa. Ai piani alti si lavora per accusare Mosca di “gravi crimini di guerra”.
Per Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale Usa, se il Congresso non autorizzerò altri fondi per l’Ucraina la guerra sarà vinta da Putin.
Nel frattempo il Zelensky sceglie la via del silenzio e decide di non replicare al sindaco di Kiev che sostiene che il presidente abbia “fatto errori che dovrà pagare alla fine della guerra”.
Fanno il giro del mondo le parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: “Prepararsi anche a cattive notizie dall’Ucraina”.

Il racconto della giornata

  1. Sullivan: "Senza altri aiuti all'Ucraina vincerà Putin"

    “Senza un’azione del Congresso, gli Stati Uniti finiranno i fondi per gli aiuti militari all’Ucraina entro la fine dell’anno e Vladimir Putin prevarrà“. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in un incontro con la stampa. “Il Congresso deve decidere se continuare la battaglia per la libertà in Ucraina; Non esiste una riserva magica di fondi disponibile per affrontarla”, ha aggiunto.

  2. "La guerra ha inquinato aria, terra e acqua in Ucraina"

    “La guerra in Ucraina ha avuto conseguenze devastanti sull’ambiente, l’aria, la terra e l’acqua che sono state inquinate a causa dei combattimenti“. Lo ha detto Viktoria Kireyeva, viceministra ucraina per la Protezione ambientale e delle risorse naturali, a margine della COP28. “Dopo 18 mesi di guerra, la quantità totale di emissioni è stimata a 150 milioni di tonnellate di CO2, che è più delle emissioni annuali di un Paese altamente sviluppato come il Belgio”, ha aggiunto. Secondo un report stilato dall’Initiative on GHG Accounting of War la guerra ha causato il 25% di queste emissioni, e gli incendi causati dai combattimenti il 15%.

  3. Lituania dona 1 milione di euro all'Ucraina per la ricostruzione

    La Lituania ha stanziato un milione di euro al Fondo di solidarietà per la ricostruzione dell’Ucraina. L’accordo è stato sottoscritto oggi a Vilnius dalla ministra delle Finanze lituana, Gintare Skaiste, e dal governatore della Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, Carlo Monticelli. “Consideriamo questo contributo come parte di una strategia più ampia”, ha detto Skaiste. “La Lituania ha destinato oltre l’1,9% del proprio Pil al sostegno dell’Ucraina attraverso vari strumenti di sostegno sia finanziario, che diretto. Si tratta di uno dei paesi più generosi”.

  4. Scholz contro la Russia: "Ha violato carta Onu e diritto internazionale"

    “Condanniamo gli attacchi russi all’Ucraina con immutata severità. È evidente che con questa guerra la Russia sta violando i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. I confini non devono essere spostati con la forza”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, durante la conferenza stampa congiunta con il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva in occasione delle consultazioni inter-governative tra Germania e Brasile a Berlino. L’intervento è stato ripreso da LaPresse.

  5. Casa Bianca, fondi per l'Ucraina finiranno entro fine anno

    Gli Stati Uniti finiranno i fondi per aiutare l’Ucraina entro le fine dell’anno e se il Congresso non approverà nuovi aiuti il rischio è quello di mettere in ginocchio Kiev. Questo l’avvertimento lanciato dalla Casa Bianca in una lettera inviata ai leader del Congresso: “Senza un’azione entro la fine dell’anno finiremo le risorse per le armi e le apparecchiature all’Ucraina”, ha scritto Shalanda Young, la direttrice del budget della Casa Bianca, citata dall’Ansa.

  6. Zelensky aggira Zaluzhny parlando coi comandanti

    Il presidente Volodymyr Zelensky starebbe “aggirando” il comandante in capo Valerii Zaluzhny nella comunicazione con alcuni comandanti militari. Lo ha riferito l’Ukrainska Pravda, citando fonti anonime.

  7. Stoltenberg: "Prepararsi anche a cattive notizie dall'Ucraina"

    “Dobbiamo essere preparati anche alle cattive notizie: le guerre si sviluppano per fasi, ma dobbiamo stare al fianco dell’Ucraina nella buona e nella cattiva sorte. Le guerre sono intrinsecamente imprevedibili, l’unica cosa che sappiamo è che più sosteniamo l’Ucraina, più velocemente questa guerra finirà”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel corso di un’intervista all’emittente televisiva tedesca Ard, ripresa dall’Ansa.

  8. Zelensky in silenzio dopo il duro attacco del sindaco di Kiev

    Zelensky incassa senza replicare le nuove critiche di Vitaly Klitschko. Per il sindaco di Kiev, il presidente ucraino sarebbe in calo di consensi perché “le persone vedono chi è efficace e chi no. Le aspettative erano e sono tante e Zelensky sta pagando per gli errori commessi”. “La gente si chiede come mai non eravamo meglio preparati per questa guerra, come mai Zelensky abbia negato fino alla fine che ciò sarebbe accaduto, o perché i russi siano riusciti a raggiungere Kiev così rapidamente. C’erano troppe informazioni che non corrispondevano alla realtà”, ha aggiunto, sottolineando poi che oggi “dobbiamo sostenere il presidente fino alla fine della guerra. Ma dopo, ogni politico pagherà per i suoi successi o i suoi fallimenti”.

  9. Militari ucraini uccisi dopo la cattura, la procura ha un filmato

    La procura ucraina ha avviato un’indagine dopo aver visionato un video che mostrava le truppe russe che uccidono due soldati ucraini che si erano arresi. Afferma che il filmato mostra “un gruppo di persone in uniforme russa” che spara a distanza ravvicinata agli ucraini disarmati. E l’uccisione dei prigionieri di guerra costituisce una “grave violazione” delle leggi ed è considerata “un grave crimine internazionale”. La Russia non ha commentato. Da quando la Russia ha lanciato l’invasione, Kiev e Mosca si sono accusate a vicenda di violare le convenzioni di Ginevra, un insieme di leggi umanitarie internazionali che regolano la condotta dei conflitti armati.

  10. Guerra: danno ambientale per Kiev enorme

    Foreste devastate, città allagate e delfini morti: dopo quasi due anni di guerra in Ucraina, gli esperti affermano che il danno ambientale sta diventando una tragedia “enorme” che colpirà le generazioni a venire. A differenza dei conflitti limitati ad aree particolari, la linea del fronte in Ucraina è incredibilmente lunga e si estende per centinaia di chilometri. Oltre all’intenso fuoco di artiglieria, si è verificato anche un aumento dell’inquinamento dovuto ai frequenti attacchi alle infrastrutture energetiche e alle grandi quantità di detriti generati dai bombardamenti nelle aree urbane. Il costo ambientale è stato stimato a novembre in “l’incredibile cifra di 56 miliardi di dollari“, ha affermato Jaco Cilliers, rappresentante residente del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp) in Ucraina.

  11. Sale la domanda di armi per il conflitto in Ucraina, ma il fatturato cala

    I ricavi dei principali fornitori di armi del mondo sono diminuiti nel 2022, a causa di problemi di produzione che hanno impedito loro di far fronte all’aumento della domanda, amplificato tra le altre ragioni dalla guerra in Ucraina. Lo rileva un rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), secondo il quale le 100 maggiori aziende produttrici di armi hanno venduto armi e servizi per il settore militare per 597 miliardi di dollari nel 2022, il 3,5% in meno rispetto al 2021. Le tensioni geopolitiche e l’invasione russa dell’Ucraina hanno alimentato la domanda globale di armi e attrezzature militari, quindi il calo delle entrate è “inaspettato”, ha detto all’Afp Diego Lopes da Silva, ricercatore del Sipri.

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