Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: Biden contro Netanyahu, appello di Papa Francesco per tregua a Gaza
La guerra tra Israele e Hamas è arrivata al suo 68esimo giorno. Tutte le notizie e gli aggiornamenti in diretta
Oggi è il 68esimo giorno della guerra fra Israele e Hamas. I palestinesi uccisi, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute della Striscia di Gaza, sarebbero 18.608, di cui oltre 7 mila bambini. Israele segnala 1.147 morti (cifra rivista al ribasso dall’esercito israeliano) dall’attacco del 7 ottobre.
Il presidente americano Joe Biden lancia un messaggio al premier israeliano Netanyahu. “Non vuole la soluzione a due Stati”, ha detto Biden. E ancora: “Israele sta perdendo il sostegno del mondo”. Gli Usa avevano già manifestato disappunto per le posizioni intransigenti del capo di Israele, ma è la prima volta che l’alleato in Medio Oriente viene sconfessato apertamente.
Mentre proseguono i bombardamenti israeliani nel sud della Striscia, l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato una risoluzione che chiede un “cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza”. La risoluzione ha ottenuto 153 voti a favore, 10 contrari e 23 astenuti, tra cui l’Italia.
Nella risoluzione si esprime anche la “grave preoccupazione per la catastrofica situazione umanitaria a Gaza”, sulla scia del testo bocciato venerdì nel Consiglio di Sicurezza a causa del veto Usa.
Papa Francesco, alla fine dell’udienza generale, ha detto di continuare a seguire “con molta preoccupazione e dolore il conflitto in Israele e Palestina”, rinnovando “il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario. Si soffre tanto lì”.
Il racconto della giornata
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Cisgiordania: nuovo bilancio morti nella città occupata di Jenin
Secondo il ministero della Sanità, altri 8 palestinesi sono stati uccisi da martedì e 15 sono rimasti feriti con proiettili veri, anche se il loro conteggio delle vittime include un bambino malato che è morto dopo che gli era stato impedito di raggiungere un ospedale a causa della presenza delle forze israeliane.
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L'Onu: per Libano, Egitto e Giordania il costo della guerra potrebbe salire a 10 miliardi di dollari
Il costo economico della guerra tra Israele e Gaza per i vicini Paesi arabi – Libano, Egitto e Giordania – potrebbe salire ad almeno 10 miliardi di dollari quest’anno e spingere più di 230mila persone nella povertà, secondo uno studio delle Nazioni Unite riportato da Reuters. I tre Paesi arabi sono già alle prese con pressioni fiscali, crescita lenta e forte disoccupazione, e la guerra ha scoraggiato gli investimenti necessari, oltre a colpire i consumi e il commercio, secondo la ricerca.
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La Società della Mezzaluna Rossa Palestinese: "volontari continuano a lavorare instancabilmente"
La Società della Mezzaluna Rossa Palestinese afferma di essere ancora al lavoro per salvare vite umane a Gaza, nonostante le Nazioni Unite abbiano denunciato il “collasso quasi totale” del sistema sanitario di Gaza. “Nonostante le orribili violazioni contro le nostre squadre di servizi medici di emergenza a Gaza, i nostri paramedici e volontari continuano a lavorare instancabilmente e disinteressatamente per salvare vite umane”, ha dichiarato l’organizzazione in un tweet.
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Il leader di Hamas Ismail Haniyeh: aperti a discutere qualsiasi idea per porre fine alla guerra
Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha detto che il partito palestinese è pronto a parlare, ma deve avere un posto nelle discussioni e far parte di qualsiasi accordo per porre fine al conflitto e amministrare Gaza dopo di esso. In un discorso televisivo, ha aggiunto che qualsiasi accordo per porre fine alla guerra a Gaza senza il coinvolgimento di Hamas sarebbe una “illusione”. “Siamo aperti a discutere qualsiasi idea o iniziativa che possa porre fine all’aggressione [israeliana] e aprire la porta per mettere in ordine la casa palestinese sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Haniyeh. Lo riporta Reuters
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Le famiglie degli ostaggi americani hanno avuto un incontro "straordinario" con Biden
Le famiglie degli 8 ostaggi americani detenuti da Hamas a Gaza hanno dichiarato di aver avuto un incontro “fantastico” con Joe Biden alla Casa Bianca mercoledì 13 dicembre. Parlando in una conferenza stampa all’ora di pranzo, subito dopo aver incontrato il Presidente degli Stati Uniti e altri funzionari governativi, tra cui il Segretario di Stato Antony Blinken, le famiglie non hanno voluto parlare nello specifico della conversazione avuta in privato. Jonathan Dekel-Chen, padre dell’ostaggio americano-israeliano Sagui Dekel-Chen, ha tuttavia dichiarato ai giornalisti di essere convinto che l’amministrazione Biden stia facendo tutto il possibile per ottenere il loro rilascio
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Ministro israeliano Gallant: "Gaza si è rivelata essere la più grande base terroristica al mondo"
Dopo due mesi di operazioni terrestri Israele è giunto alla conclusione che ”la striscia di Gaza si è rivelata essere la più grande base terroristica al mondo”: lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant,in una conferenza stampa. ”Le scuole, le moschee, gli ospedali, le case degli abitanti: tutti sono stati utilizzati come riparo e come camuffaggio a beneficio di una organizzazione terroristica omicida che resta pronta a tornare a compiere azioni omicide e massacri come quelli del 7 ottobre”.
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Netanyahu, 'avanti nonostante le pressioni internazionali'
Israele continuerà la sua guerra contro Hamas “nonostante le pressioni internazionali”. Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu durante la visita ad una base militare nel sud del Paese. “Andremo fino in fondo, non c’è dubbio. Lo affermo – ha spiegato – nonostante il dolore enorme, ma anche nonostante le pressioni internazionali. Niente ci fermerà , andremo fino in fondo, finché non saremo vittoriosi, e niente di meno”.
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Soldati uccisi da gas tossico il 7 ottobre
Alcuni soldati israeliani in servizio di sorveglianza il 7 ottobre scorso nella base di Nahal Oz – a ridosso della Striscia e presa d’assalto dai miliziani di Hamas – sono stati uccisi da un gas tossico che ha provocato soffocamento e perdita di coscienza pochi minuti dopo essere stato respirato. Lo ha riferito un report della tv Canale 12 che ha citato una indagine in corso sul caso da parte dell’esercito.
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Unrwa, la popolazione di Gaza non ha più tempo né opzioni
Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini ha affermato che gli abitanti di Gaza stanno “stando esaurendo il tempo e le opzioni” mentre la guerra di Israele contro Hamas continua. “Affrontano bombardamenti, privazioni e malattie in uno spazio sempre più ristretto. Stanno affrontando il capitolo più buio della loro storia dal 1948, ed è stata una storia dolorosa”, ha aggiunto ripreso dall’Ansa.
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Bilancio dei morti a Gaza sale a 18.608
I morti a Gaza sono arrivati a 18.608. Lo ha comunicato il Ministero della Sanità gestito da Hamas, fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall’inizio della guerra.
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Israele,andremo avanti con o senza sostegno internazionale
Israele continuerà la guerra contro Hamas “con o senza il sostegno internazionale“: lo ha detto il ministro degli Esteri Eli Cohen, secondo quanto riportano i media israeliani.
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Nuove sanzioni a funzionari finanziari di Hamas
Il Ministero del Tesoro Usa, in collaborazione con il Regno Unito, ha imposto una nuova serie di sanzioni ai funzionari finanziari di Hamas e ai finanziatori affiliati. Lo riporta Askanews.
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Nessun negoziato in corso
Allo stato attuale “non ci sono negoziati in corso per un accordo” tra Hamas e Israele per un cessate il fuoco e un nuovo rilascio di ostaggi. Lo ha riferito Haaretz, citato da Ansa, secondo cui sia fonti israeliane sia straniere a conoscenza del dossier hanno confermato che le parti sono lontane dal raggiungere una nuova intesa.
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Giorgia Meloni contro Giuseppe Conte
“Noi non stiamo trasferendo armi a Israele. Oppure vi riferite alle armi che il Governo Conte ha venduto ad Israele, visto che il governo Conte è stato quello che ha venduto più armi di tutti a Israele”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo in sede di replica in Senato dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
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Israele arresta oltre 70 operatori sanitari nell'ospedale a Gaza
I soldati israeliani hanno arrestato oltre 70 operatori sanitari dell’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha denunciato Hossam Abu-Safia, responsabile del reparto pediatria della struttura, come riportato da Askanews.
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L'appello di Papa Francesco
Papa Francesco, alla fine dell’udienza generale, ha detto di continuare a seguire “con molta preoccupazione e dolore il conflitto in Israele e Palestina”, rinnovando “il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario. Si soffre tanto lì”.
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Israele, altri 2 soldati morti: in totale sono 115
L’esercito ha annunciato la morte di altri 2 soldati durante i combattimenti a Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare, ripreso dall’Ansa: il totale è ora a 115.
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Patrick Zaki, sono la voce dei civili palestinesi
“Da troppi anni Netanyahu sta attuando una politica razzista nei confronti del popolo palestinese, violando sistematicamente i diritti dei civili della Striscia di Gaza“. Lo ha detto Patrick Zaki, ripreso dall’Ansa, durante una serata a Brescia, invitato da Missione Oggi e dal Coordinamento provinciale degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale, per presentare il suo libro Sogni e illusioni di libertà. La mia storia“.
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Altri otto soldati israeliani morti a Gaza
Le forze armate israeliane hanno annunciato che altri otto soldati sono morti in battaglia a Gaza, portando a 113 il bilancio complessivo dei caduti dall’inizio dell’operazione di terra nella Striscia.
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La mappa del conflitto
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Nel 67esimo giorno della guerra fra Israele e Hamas, l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato con 153 voti a favore, 10 contrari e 23 astenuti, una risoluzione che chiede un “cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza”.
Il presidente americano Joe Biden ha lanciato un duro attaccoal premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Non vuole la soluzione a due Stati”, ha detto, “Israele sta perdendo il sostegno del mondo”.
Sul fronte degli ostaggi vanno avanti le trattative e si parla della possibile liberazione di altri israeliani prigionieri di Hamas nei prossimi giorni. L’esercito israeliano ha confermato la morte di Noa Marciano, soldatessa di 19 anni rapita da Hamas negli attacchi del 7 ottobre e poi tenuta in ostaggio a Gaza.