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Conferenza stampa Giorgia Meloni: Pozzolo sospeso, Salvini difeso sul caso Verdini, replica su ddl Concorrenza

Giorgia Meloni ha potuto tenere la conferenza stampa, rinviata due volte per problemi di salute: domande sui casi Pozzolo e Verdini

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Dopo due rinvii, la tanto attesa conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni per problemi di salute, la premier incontra i giornalisti giovedì 4 gennaio 2024. Il tempismo, però, non le sorride. Oltre al bilancio del 2023, la presidente del Consiglio ha risposto anche alle domande sul caso di Emanuele Pozzolo, sul ddl Concorrenza e sulla vicenda AnasTommaso Verdini, per cui è stato tirato in ballo, dall’opposizione, il ministro Matteo Salvini.

Il racconto

  1. Fine della conferenza stampa di Giorgia Meloni

    Interrogata sul caso Chiara Ferragni, su cui si era già espressa, Giorgia Meloni ha dichiarato di “immaginare regole migliori sulla trasparenza della beneficenza“.

  2. La premier interrogata sul caso Ferragni

    “Scusate, devo andare in bagno. Faccio volentieri le ultime tre domande, ma devo andare…”. Così la premier Giorgia Meloni ha ‘sospeso’ la tradizionale conferenza stampa di fine anno, in corso da circa tre ore. La premier è rientrata poco dopo, riprendendo le risposte ai giornalisti. “Sto a mori’ rega'”, aveva detto pochi minuti prima ridendo, in un fuori onda che però era stato sentito distintamente in diretta.

  3. Meloni interrompe conferenza stampa: "Devo andare in bagno"

    “Atteso che tutti i Paesi europei hanno previsioni aggiornate, l’Italia per la prima volta ha una crescita superiore a quella degli altri Paesi. Inoltre il Patto di stabilità parte dal 2025 e non dal 2024. Mi pare presto parlare di Manovra correttiva. Noi manterremo aperto l’ osservatorio e in corsa si valuterà cosa fare”, ha detto Giorgia Meloni rispondendo a una domanda su una eventuale necessità di Manovra correttiva.

  4. Ipotesi di Manovra correttiva

    Giorgia Meloni ha poi dichiarato che “l’accusa di familismo comincia a stufarmi”, riferendosi al ruolo della sorella Arianna nel partito: “Nel Pd e in Sinistra Italiana ci sono coniugi eletti. Avrei dovuto mettere mia sorella in una partecipata come fanno altri. Mia sorella è militante da 30 anni”.

  5. Meloni e le accuse di familismo per il ruolo della sorella Arianna

    “Non ho letto il libro” del generale Vannacci, ma “a volte credo di vivere in un mondo al contrario“. Così Giorgia Meloni, riferendosi al titolo del volume. Su un’eventuale candidatura del generale alle prossime elezioni Europee, “non mi sto occupando delle candidature di Fratelli d’Italia”, ha aggiunto.

  6. La battuta sul libro del generale Vannacci

    “Se dovessi scegliere tra la presidenza del Consiglio e mia figlia sceglierei mia figlia”, ha dichiarato Giorgia Meloni, elogiando la maternità: “Non avrei dubbi”.

  7. "Se dovessi scegliere tra presidenza del Consiglio e mia figlia sceglierei mia figlia"

    Giorgia Meloni ha detto che “tutto si può migliorare”, ma ha sottolineato di non auspicare e di non volere un “rimpasto di Governo. Sono contenta della mia squadra, del clima che c’è, del lavoro che stiamo facendo. Per ora abbiamo parlato dell’ipotesi di candidare i tre leader del partito della maggioranza alle elezioni Europee, per me è corretto fare insieme” questa riflessione ma “mi pare molto presto: io non lavoro per ottenere un rimpasto”.

  8. Meloni e l'ipotesi del rimpasto

    Giorgia Meloni ha inoltre rivendicato lo stop alla Via della Seta, per quel che riguarda i rapporti commerciali con la Cina, sottolineando di essere stata “convinta della scelta” perché “non c’era reciprocità”.

  9. Stop alla Via della Seta

    “Io sto lavorando già da tempo a un piano di borse di studio per studenti meritevoli” che “non hanno condizioni di reddito adeguate”. Lo ha annunciato Giorgia Meloni, auspicando che sia realizzato in tempi brevi.

  10. Presto un piano di borse di studio per meritevoli

    Il momento più difficile del 2023, per Giorgia Meloni, è stato quello relativo alla strage di “Cutro, 94 persone che muoiono e l’accusa che è colpa tua sono una cosa che pesa, anche se non ritengo che sia colpa mia, ma anche l’accusa pesa”.

  11. Qual è stato il momento più difficile del 2023 per Giorgia Meloni

    Per i primi sei mesi del 2024 tra gli obiettivi del governo c’è “la messa a terra del nuovo Pnrr che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane”, ha dichiarato Giorgia Meloni.

  12. Qual è l'obiettivo per i primi 6 mesi del 2024

    Mario Draghi presidente della commissione Ue? “Oggi parlare del totonomi della presidenza e dei commissari, è buono per fare dibattito ma non è il tema, il vero tema è cosa debba fare la Commissione“. Così Giorgia Meloni, che poi ha aggiunto: “Credo che sia impossibile parlare oggi di chi potrebbe guidare la commissione, Draghi ha dichiarato di non essere disponibile, sono due elementi da considerare”.

  13. L'ipotesi di Mario Draghi presidente della Commissione Ue

    Giorgia Meloni ha dichiarato che “il rapporto con gli alleati è un ottimo rapporto, a livello di Cdm, di maggioranza. Non che non abbiamo i nostri dibattiti interni, lo vedete. Il punto è che quando abbiamo un problema ci mettiamo seduti fino a quando non lo abbiamo risolto. La compattezza della maggioranza si vede dalla velocità con cui opera. Anche la manovra approvata senza fiducia è un segno di compattezza del Governo”.

  14. Com'è il rapporto tra i leader di maggioranza

    “Io penso che qualcuno in questa nazione abbia pensato di poter dare le carte, ma in uno Stato normale non ci sono condizionamenti, l’ho visto accadere e non dico di più. Vedo degli attacchi e se pensano che ti spaventi se non fai quello che vogliono, ma io non sono una che si spaventa facilmente, preferisco 100 volte andare a casa: hanno a che fare con la persona sbagliata. Ci sono quelli che pensano che possono indirizzare le scelte, ma con me non funziona, io sono il premier e le faccio io, me ne assumo la responsabilità”, ha affermato Meloni.

  15. "Preferisco andare a casa che accettare scelte altrui"

    Prego la sinistra di non farmi lezioni di morale“. Meloni ha poi aggiunto che “vengo raggiunta da una lettera di Conte che mi dice che devo far dimettere tutte queste persone” coinvolte in casi di cronaca “perché altrimenti c’è una questione morale. Il M5s lo ha sempre chiesto, con un’eccezione: il Movimento 5 Stelle. Conte indagato non si è dimesso, Raggi lo stesso, Grillo indagato ha la solidarietà di Conte. Due giorni prima di scrivermi, Conte ha nominato vicepresidente del partito una persona condannata in primo e secondo grado. Io non mai chiesto le dimissioni di Conte, perché credo che le cose si valutino a valle, ma non si può avere per altri un metro diverso rispetto alla propria classe dirigente. A sinistra si è garantisti coi propri, cucce del cane comprese, e giustizialisti con gli altri. Non funziona così”.

  16. "La sinistra non mi faccia lezioni di morale"

    Ad Atreju “abbiamo invitato Elon Musk perché è una persona che ha delle cose da dire, ha una sua rilevanza anche sull’Intelligenza artificiale. Questo è l’invito a Elon Musk e non cambia la mia posizione sulla maternità surrogata e sul fatto che i bambini non si comprano e non si vendono e non sono merce da banco che puoi scegliere da un catalogo, non penso che questo sia difendere la vita umana, non penso che pagare una donna povera che mette al mondo un figlio che poi vende sia progresso. L’ho sempre vista così, continuo a pensarla così e sono contenta se il Parlamento approva la legge che prevede per la maternità surrogata il reato perseguibile anche se commesso all’estero”. Meloni ha poi aggiunto che “invito ad Atreju storicamente da 25 anni tutti, tutti quelli che hanno qualcosa da dire, e li ho applauditi tutti per rispetto”.

  17. "Non cambio idea su maternità surrogata"

    In merito alle vicende interne alla Rai, con tanti personaggi noti che hanno lasciato l’azienda, Giorgia Meloni ha parlato di “riequilibrio” e che nel Governo Draghi “FdI è stato l’unico partito d’opposizione fuori dal Cda, ma non era regime”. Poi ha aggiunto: “La Rai è la principale azienda culturale italiana, con pregi e difetti, non mi pare venissimo da una età dell’oro, molto si può fare per migliorare il servizio pubblico e garantire maggiore pluralismo. Sono soddisfatta del percorso per ridurre il pesante indebitamento. Ho letto poi le critiche per gli ascolti, ma la RAi fa servizio pubblico, e non va misurata solo sugli ascolti. Per valutare l’attuale governance bisogna aspettare un po’ di tempo”.

  18. La premier sulle accuse alla Rai di essere "Tele-Meloni"

    “Sul tema commissione Algoritmi credo si sappia non sia un mia iniziativa e ho detto quel che pensavo. Non ho nulla da dire al professor Amato, sono rimasta basita dalle sue dichiarazioni che riguardano la Corte costituzionale”, ha dichiarato Meloni.

  19. Basita dalle parole di Amato sulla Corte costituzionale

    Sul caso Anas-Tommaso Verdini, Giorgia Meloni ha spiegato che “non ho mai fatto le dichiarazioni che ho letto”, e di non avere “gli elementi per commentare il fatto in sé. Penso che sulla questione bisogna attendere la magistratura, quello che ho letto è che le intercettazioni fanno riferimento al precedente Governo, Salvini non viene chiamato in causa e quindi non ritengo che debba riferire in Aula su questa materia”. E ancora: “Da quello che so, l’unica tessera che aveva Tommaso Verdini era del Pd, ma nessuno di noi ha detto che il Pd sarebbe coinvolto”.

  20. Meloni difende Salvini sul caso Anas-Verdini

    Giorgia Meloni sul caso del deputato Emanuele Pozzolo: “Ho chiesto che Pozzolo venga deferito ai probiviri di Fratelli d’Italia, nel frattempo sarà sospeso“.

  21. Il caso Pozzolo: "Chiesta la sospensione"

    Nella privatizzazione il Governo intende muovere con una “riduzione delle quote in partecipate che non riduce il controllo pubblico, come Poste, oppure con l’entrata di privati con quote minoritarie, come in Ferrovie. Ovviamente sono passaggi complessi e la tempistica non solo da me. Abbiamo dato un segnale con Mps – ha aggiunto – con la nostra iniziativa parte delle risorse sono rientrate, abbiamo dato un bel segnale. Lo Stato deve controllare ciò che è strategico ma ciò comporta aprirsi anche al mercato”, ha spiegato Meloni.

  22. Porta aperta sulla privatizzazione di Fs e Poste

    La riforma dell’autonomia differenziata si tiene perfettamente con il premierato. Penso che un meccanismo di responsabilizzazione possa aiutare sul merito. Non vedo sperequazione tra nord e sud, l’autonomia non è togliere a una regione per dare a un’altra, ma stabilisce il principio che se tu gestisci bene le tue risorse lo Stato può valutare di darti anche altre competenze e penso” che la riforma “può essere un volano per il sud: non stupisce che sia contrario chi spende peggio i fondi europei”, assicura Meloni.

  23. L'analisi sull'autonomia differenziata

    Sul premierato “la prima cosa che ho detto è che abbiamo scelto di non toccare i poteri del capo dello Stato e lo facciamo. Sappiamo che il capo dello Stato è una figura di garanzia, non vedo in cosa l’elezione del premier significhi togliere poteri al capo dello Stato, per me si crea un buon equilibrio e si rafforza la stabilità del governo”. Lo ha detto Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla riforma costituzionale.

  24. La difesa del premierato

    Sul tema dell’antisemitismo, Giorgia Meloni ha dichiarato che “il prefetto Pecoraro si è dimesso per ragioni personali dal suo incarico” di coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo, “siamo in procinto di nominare il generale Angelosanto, già capo del Ros”, una figura “molto autorevole per occuparsi di questa materia”. E ancora: “Con il ministro Piantedosi abbiamo lavorato per mettere in sicurezza le comunità ebraiche e forse la cosa più intelligente da fare è far conoscere cosa sia Israele, quando ero ministro della gioventù avevamo attivato il servizio civile in Israele, cosa che ora ovviamente non si può fare. Ma è importante far conoscere Israele che è una realtà molto spesso vittima di stereotipi e forse aiutare i più giovani a conoscere la realtà può servire ad abbattere culturalmente il fenomeno tragico dell’antisemitismo”.

  25. Meloni nomina il nuovo coordinatore nazionale per la lotta all'antisemitismo

    “Questo è un tema, la stratificazione di problemi che abbiamo che vanno dalla questione delle lungaggini burocratiche ai tempi della giustizia. L’Italia è una nazione in cui molti investirebbero se avessimo maggiori certezze. Penso che queste siano due riforme che servono, la riforma della burocrazia e della giustizia e le considero due delle mie priorità per il prossimo anno”. Così Giorgia Meloni.

  26. Tra le priorità del 2024 le riforme su burocrazia e giustizia

    Sollecitata sulla lettera del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in relazione al ddl Concorrenza, Giorgia Meloni ha dichiarato che “sugli ambulanti la misura si è resa necessaria per uniformare i trattamenti”, ma anche che l’appello del Capo dello Stato “non resterà inascoltato”.

  27. La riflessione sul ddl Concorrenza dopo la lettera di Sergio Mattarella

    Sulla questione migranti, Giorgia Meloni ha parlato del cosiddetto piano Mattei, che “è più avanti di quanto sembri e senta dire”. Ha poi aggiunto che “considero le nuove regole migliori di quelle precedenti. C’è un meccanismo serio che impegna gli altri Paesi, un meccanismo che per noi è più di garanzia. Ma non è una soluzione. Non risolveremo mai il problema se pensiamo solo a come gestire i migranti quando arrivano in Europa. C’è solo un modo per risolvere il problema, lavorare a monte, cosa che riguarda anche il piano Mattei. Ma è un lavoro che non può fare solo l’Italia. Un tema fondamentale del G7 sarà l’Africa“.

  28. Giorgia Meloni sul "piano Mattei" e i migranti

    Sul caso Degni, consigliere della Corte dei Conti nella bufera dopo il post contro la maggioranza, Meloni ha attaccato Paolo Gentiloni ed Elly Schlein, definendo “grave” il loro silenzio: “Ho da chiedere alla sinistra se sia normale che persone nominate per incarichi super partes si comportino da militanti politici. Mi aspetto una risposta da Elly Schlein. Mi ha colpito molto che non ci sia stato nessuno a sinistra a dire due parole su questo tema: Paolo Gentiloni che l’ha nominato, Elly Schlein, io vengo chiamata in causa per qualsiasi cosa“.

  29. Meloni attacca Gentiloni e Schlein sul caso Degni

    Giorgia Meloni su un possibile confronto con Elly Schlein, leader del Pd: “Mi impegno volentieri a un confronto con Schlein. Credo sia normale, giusto che il presidente del consiglio dei ministri si confronti con il leader dell’opposizione prima della campagna elettorale per le elezioni europee. Non mi sono mai sottratta non lo farò stavolta”.

  30. Meloni e la proposta del confronto con Elly Schlein

    “I primi a criticare il primo Governo che ha avuto il coraggio di fare una tassazione su alcune banche sono quelli che, quando erano al Governo, alle banche hanno preferito fare regali miliardari. Vale per il Pd con i famosi decreti ‘salvabanche’ e i salvataggi diretti per miliardi di euro, e vale per il MoVimento 5 Stelle che è stato ‘cintura nera’ di aiuti alle banche”. Così Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa in corso a Roma.

  31. Meloni: "Extraprofitti? Critiche da chi ha fatto decreti salvabanche"

    Il Mes “esiste da tempo, per me è uno strumento obsoleto”. Lo ha dichiarato Giorgia Meloni, spiegando che “non c’è mai stata maggioranza parlamentare per approvarlo”, aggiungendo che la “mancata ratifica potrebbe essere un’occasione” dato che, a suo dire, “il Mes ha problematicità. In una stagione come questa, in cui per trovare le risorse dobbiamo fare i salti mortali, interrogarsi su come muovere risorse altrimenti ferme” sarebbe più opportuno.

  32. Giorgia Meloni sullo strumento del Mes

    Giorgia Meloni ha svelato di non aver ancora sciolto le riserve su una sua candidatura alle elezioni Europee 2024, sottolineando come comunque ritenga opportuno il continuo confronto con l’opinione pubblica. Ha aggiunto poi che la decisione dovrà essere presa con gli altri leader della maggioranza, perché una sua candidatura “potrebbe forse portare altri leader a fare la stessa scelta, penso ai leader dell’opposizione: sarebbe anche un test”.

  33. Ancora non sono state sciolte le riserve sulle Elezioni europee

    La premier ha fatto una previsione sui tassi d’interesse nel 2024: secondo lei, infatti, “si può essere ragionevoli e immaginare, nel 2024, una diminuzione” dei tassi Bce. Nel dettaglio ha dichiarato che: “la crescita italiana è stimata, ed è un dato buono, superiore alla media europea. Io non sono per aumentare le tasse quindi se devo lavorare lavoro prevalentemente sul taglio della spesa, come fatto quest’anno, con tagli lineari alla spesa pubblica che ci hanno consentito il rinnovo del taglio del cuneo contributivo. Poi vediamo quale sarà  l’andamento dell’anno” prossimo per la manovra del 2025, “bisogna sapere quali sono le risorse che si hanno, io confido che quest’anno si possa essere ragionevoli e immaginare un taglio degli interessi”.

  34. La previsione di Giorgia Meloni sui tassi d'interesse

    Qualche timore sull’intelligenza artificiale e sui posti di lavoro a rischio: “Sono particolarmente preoccupata su vari livelli, in particolare sul mercato del lavoro. Ci troviamo di fronte a una rivoluzione, l’intelletto rischia di essere sostituito e l’impatto riguarda anche lavori di alto profilo, rischiamo un impatto devastante. Organizzeremo un focus preciso sull’intelligenza artificiale al G7, ma prima sto lavorando a una iniziativa specifica sull’impatto dell’IA sul mercato del lavoro”.

  35. I timori di Meloni sull'intelligenza artificiale

    Sulla cosiddetta legge bavaglio, Meloni ha dichiarato che si tratta di una norma che “è frutto di un emendamento parlamentare, che arriva da esponente dell’opposizione, non è una iniziativa del Governo, anche se il Governo l’ha approvata. Fare una manifestazione sotto palazzo Chigi come fatto dall’Fnsi? Penso sarebbe stato giusto farla di fronte al Parlamento. Non credo che venga tolto il diritto di informare i cittadini, è giusto dire che qualcuno è stato arrestato, ma io non ci vedo un bavaglio. Mi pare una norma di equilibrio tra diritto di informare e non ritrovarsi sul giornale”.

  36. Meloni difende la cosiddetta "legge bavaglio"

    Giorgia Meloni ha esordito facendo a tutte e tutti gli auguri di buon anno, dichiarando che il 2024sarà molto complesso per tutti, tra varie scadenze” tra cui “le elezioni europee e la presidenza del G7. Farò la mia parte, mi aspetto rispetto, ma di certo non mi aspetto sconti”.

  37. Meloni: "Sarà un anno molto complesso per tutti"

    Dopo i rinvii, cresce l’attesa per la conferenza stampa di Giorgia Meloni: attese oltre 40 domande, soprattutto dopo i casi legati a Emanuele Pozzolo e Tommaso Verdini.

  38. Arrivata Giorgia Meloni, inizia la conferenza stampa
  39. Attesa per la conferenza stampa di Giorgia Meloni

    Dopo i rinvii, cresce l’attesa per la conferenza stampa di Giorgia Meloni: attese oltre 40 domande, soprattutto dopo i casi legati a Emanuele Pozzolo e Tommaso Verdini.

Fonte foto: ANSA

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