Dino Giarrusso entra nel Partito Democratico. Bonaccini: "Prima chieda scusa a chi ha ferito in passato"
Dino Giarrusso nel Pd con Bonaccini. L'annuncio scuote la politica. E lo stesso Bonaccini pretende le scuse dell'ex iena per i vecchi attacchi
Dino Giarrusso, ex inviato delle ‘Iene’ ed ex esponente del Movimento 5 Stelle, ha annunciato il suo ingresso nel Partito Democratico in sostegno di Stefano Bonaccini. A 24 ore dall’annuncio è lo stesso Bonaccini a porre dei paletti.
Bonaccini: “Giarrusso si scusi”
“Noi siamo un partito aperto a chiunque. Se Dino Giarrusso vorrà entrare e iscriversi al Pd, prima di tutto chieda scusa a chi ha ferito in passato e dimostri di accettare le regole e il percorso di questo partito”.
Queste le parole di Bonaccini, il giorno dopo l’annuncio che ha animato la convention programmatica per la candidatura alla segreteria del Partito Democratico.
Elly Schlein non commenta
Elly Schlein, la rivale che contende a Bonaccini la guida del partito, sceglie il basso profilo: “Non mi esprimo su questo, ognuno si sceglie la sua squadra. La nostra sta crescendo ogni giorno”.
Dino Giarrusso in passato aveva criticato duramente il Pd e aveva assicurato che non si sarebbe mai comportato da “zerbino” per il Partito Democratico.
Quando indossava ancora l’uniforme da Iena, Giarrusso aveva confezionato un servizio sulle armi usate dall’Arabia Saudita per bombardare lo Yemen accusando l’Italia di “avere la mani sporche di sangue”.
L’allora ministra della Difesa era Roberta Pinotti, esponente del Pd.
Le reazioni della politica
Anche altri big del Pd si uniscono alla richiesta di Bonaccini, come Dario Nardella e Piero Fassino.
“Fassino lo invita a chiedere scusa anche alla Pinotti? Ha ragione”, dice Dario Nardella dalla convention milanese del Pd.
Nardella parla poi di gente “pronta a salire sul carro dei vincitori” che “dopo che ci ha attaccato, cambia idea all’improvviso e viene qui”. Ma “noi siamo democratici – dice Nardella – e apriamo le porte, anche se manteniamo sempre le nostre idee, mentre sono gli altri che le cambiano”.
Una stoccata arriva anche da Matteo Renzi, ex Pd e oggi leader di Italia viva:
“Il mio amico Bonaccini spiega la sua idea di Pd: cancellare il jobs act che ha creato più di un milione di posti di lavoro per accogliere la iena ex grillina Giarrusso che insultava i dem su tav, immigrazione, onestà. Finalmente smetteranno di dire che Bonaccini è renziano, sono felice per lui”.
Graffiante Carlo Calenda su Twitter: “Vi giuro che non avevo capito che Bonaccini avesse dato l’ok. Pensavo fosse una boutade di Giarrusso. Sono allibito. Un sentito ringraziamento da parte di tutto il #TerzoPolo a @sbonaccini e @pinapic. Avanti così”.
Più moderata Marianna Madia: “Nulla di personale contro @DinoGiarrusso, ma penso sia un errore politico grave la sua entrata ‘trionfale’ nel Pd dal palco di una convention congressuale”.
Perplesso l’esponente siciliano del Pd Peppe Provenzano: “E meno male che si doveva andare in cerca di elettori perduti… Lo dico senza polemica. Magari @sbonaccini è consigliato male, ma faccio notare che Dino #Giarrusso, al di là di tutto, alle ultime elezioni in Sicilia era candidato non solo contro il Pd, ma con Cateno De Luca!”
Anche Nicola Morra, ex M5S, ed ex presidente della commissione Antimafia dice la sua: “#giarrusso passa al #PD. Però tre mesi fa si complimentava con #Conte per essersi allontanato dal #PD. Il problema non è il vento che cambia sempre direzione, il problema è che non c’è più una bussola per tanti”.
Su Twitter e Facebook intanto gli utenti stanno riportando a galla i vecchi commenti di Dino Giarrusso. Come quello in cui Giarrusso si domandava chi il Pd avesse messo al “dipartimento tangenti“.
O come un altro, del 2015, in cui su Facebook Giarrusso definiva Pd e Pdl “partiti pieni di corrotti e corruttori”. Il post terminava con la frase “la mer*a in confronto a voi profuma”.