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Di Maio e il retroscena sulla crisi di governo: messaggio al Pd

Il leader M5S ha commentato un retroscena secondo cui il Pd sarebbe pronto a far cadere il governo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio è intervenuto per fare il punto sull’attuale situazione politica con un’intervista pubblicata sul ‘Corriere della Sera’, nel corso della quale ha affrontato diversi temi, dall’ipotesi di una nuova crisi di governo al caso Trenta, passando per la questione Ex Ilva e ArcelorMittal, il Mes e il movimento delle sardine.

Questo il messaggio di Di Maio in risposta al retroscena secondo cui il Partito Democratico sarebbe pronto a far cadere il governo nel caso in cui, alle prossime Elezioni Regionali, il M5S si presentasse con liste autonome e il Pd dovesse perdere: “Zingaretti e Franceschini non mi hanno detto mai nulla del genere. Di retroscena ne leggo tanti, ma il governo andrà avanti se lo vorranno gli italiani. Non credo che da parte di qualcuno ci sia l’intenzione di sacrificare il Paese per il proprio interesse. Già lo ha fatto Salvini“.

Sulle parole di Zingaretti, che ha dichiarato che bisogna “trovare un anima“, il leader M5S ha dichiarato: “Vedo un clima positivo: non roviniamolo con slogan per il nostro elettorato. Dopo la manovra mi auguro che ci siederemo a un tavolo e lavoreremo a un calendario per il 2020. A partire da salario minimo, legge sul conflitto di interessi e riforma della sanità”.

Poi, il numero uno del Movimento 5 Stelle ha chiuso la porta allo Ius Culturae: “È un tema che non è mai entrato nel programma di governo, né entrerà ora”.

Sul caso Mes e sul vertice richiesto dai deputati M5S, Di Maio ha poi detto: “Ho chiesto la convocazione del vertice. Conte non ha firmato nulla e questo non è un vertice contro di lui, anzi lo sosteniamo. È giusto, però, fare il punto. Una riforma del Mes che stritola l’Italia non è fattibile”.

Sull’ex Ilva e ArcelorMittal, il leader M5S ha affermato: “Il problema non è scudo sì o scudo no”. E poi: “Ho piena fiducia in Conte e Patuanelli”.

Di Maio ha commentato anche il recente caso Trenta: “Dal momento che ha lasciato la casa, il caso è chiuso. Poi vedremo cosa succederà, ma ha capito che era inopportuno. Eviterei di rimuginarci sopra”.

Sul movimento della sardine, Di Maio ha infine dichiarato: “È un movimento trasversale e genuino, credo che non dobbiamo fare ingerenze. Politici e partiti li lascino in pace. Metterci la bandiera sopra sarebbe la cosa peggiore”.

Fonte foto: Ansa

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