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Detenuto ingoia batterie a Torino per farsi ricoverare all'ospedale Maria Vittoria e tenta fuga dalla finestra

Prima il tentativo di fuga da una finestra dell'ospedale Maria Vittoria Torino, poi l'inseguimento a rotta di collo per le scale. Alla fine il detenuto è stato bloccato

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un detenuto in cura presso il pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino ha tentato la fuga lanciandosi dalla finestra. Il giovane algerino, affetto da problemi psichici, era stato portato d’urgenza presso la struttura ospedaliera dopo aver ingerito delle batterie e del sapone liquido nella sua cella del carcere delle Vallette.

Detenuto fugge dalla finestra

I fatti si sono svolti nel pomeriggio di mercoledì 28 febbraio. Mentre si trovava presso la sala radiografie, il giovane si è allontanato di scatto, pronto a saltare dalla finestra.

Un agente della polizia penitenziaria lo ha afferrato per i pantaloni, ma il ragazzo si è divincolato riuscendo a liberarsi e restando in mutande. Poi si è dato alla fuga per le scale. Il detenuto è poi stato catturato dopo un breve inseguimento nel cortile dell’ospedale.

Come riporta Torino Today, nel corrergli dietro, due agenti sono scivolati per le scale e sono successivamente stati visitati presso lo stesso pronto soccorso. I due sono stati dimessi con prognosi di sette e cinque giorni.

L’appello del sindacato di polizia penitenziaria

“Ancora una volta – dice Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, sindacato autonomo di polizia penitenziaria – chiediamo a gran voce, per Torino, dove regnano il caos e la confusione più totale, come per tutte le infrastrutture penitenziarie a rischio sul territorio nazionale, il rafforzamento di organici e degli strumenti di lavoro e di tutela per il corpo di polizia penitenziaria e la riorganizzazione della politica penitenziaria nazionale”.

Beneduci, come già avvenuto in passato, rivolge un appello alla premier: “Ancora una volta, infine, facciamo nuovamente appello al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni affinché siano rivalutati il ruolo e le funzioni a tutela dell’ordine e della sicurezza nazionale degli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria e ne sia salvaguardata l’incolumità personale”.

Il precedente di Milano

Un caso simile, ma dai risvolti ben più drammatici, avvenne a Milano a settembre 2023: un detenuto palestinese di 32 anni tentò l’evasione dalla finestra di un bagno al secondo piano dell’ospedale San Paolo.

Nel tentare di afferrarlo, un agente penitenziario cadde battendo violentemente la testa. L’uomo riportò un grave trauma cronico e lesioni alle vertebre cervicali e venne sottoposto a un intervento neurochirurgico.

Fonte foto: ANSA

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