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Denise Pipitone, possibile svolta nel caso: si riapre la pista rom, prelevato il dna a una ventenne bosniaca

A Roma è stato prelevato un campione di Dna ad una ragazza rom di origini bosniache che assomiglierebbe a Denise Pipitone

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

A “Quarto Grado“, la trasmissione di Rete4 condotto da Gianluigi Nuzzi, si è tornati a parlare della vicenda di Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo. Nel corso della puntata del 3 marzo si è parlato di un nuovo elemento, che potrebbe rappresentare un clamoroso colpo di scena oppure l’ennesimo buco nell’acqua.

Prelevato il dna a una ragazza rom

Nel corso della puntata di “Quarto Grado” di venerdì 3 marzo, in un servizio a cura di Chiara Marchionni, è stata data la notizia che nei giorni scorsi a Roma è stato prelevato un campione di Dna a una ventenne rom di origini bosniache.

La ragazza potrebbe forse essere la bambina scomparsa nel nulla diciotto anni fa? Per saperlo bisognerà attendere i risultati del test sul campione prelevato e la comparazione con quello di Denise.

Chi è la ragazza

La ragazza si chiama Denisa: un nome che non può lasciare indifferenti, anche se si tratta di un nome piuttosto comune tra i rom bosniaci. È stata la stessa giovane a raccontare il fatto alla troupe di “Quarto Grado”, che l’ha incontrata nei giorni scorsi durante un servizio alla periferia nord-est di Roma.

Stando al racconto della ragazza, è stata portata in una caserma dei carabinieri e le è stato prelevato il Dna da un campione di saliva. Alla 20enne inoltre sarebbe stata mostrata la foto di Piero Pulizzi, il padre di Denise Pipitone, quindi le sarebbe stato chiesto di non lasciare la città.

La ventenne, occhi e capelli scuri, magra e chiara di carnagione, ha raccontato di essere cresciuta insieme alla nonna in Bosnia e di essere arrivata in Italia nel 2018. La giovane sarebbe stata nel nostro Paese anche nel 2005, all’età di tre anni.

Al momento non è chiaro come si sia arrivati a questa ragazza, se attraverso delle indagini oppure in seguito ad una segnalazione.

Gli ultimi sviluppi sul caso Denise Pipitone

Nel mese di dicembre 2022, Maria Angioni, l’ex pm che indagò sulla scomparsa di Denise Pipitone, è stata condannata a un anno di reclusione (la pena è stata sospesa) dal giudice del tribunale di Marsala. Maria Angioni era imputata di false informazioni al pubblico ministero.

Fonte foto: ANSA

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