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Decreto rilancio, c'è l'ok sulla regolarizzazione dei migranti

Raggiunto l'accordo nel governo sulla maxi manovra da 55 miliardi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È arrivato nella notte l’accordo politico sulle misure contenute nel decreto Rilancio, compresa la regolarizzazione dei migranti. Lo ha reso noto una nota del Consiglio dei ministri dopo una riunione fiume dei tecnici in preconsiglio. Il Cdm per l’approvazione della maximanovra da 55 miliardi, dopo essere slittata per giorni e dopo un estremo tentativo di convocazione nella notte, dovrebbe tenersi oggi.

Tutti i nodi sono stati sciolti ed è in corso la predisposizione del testo finale”, hanno fatto sapere all’Ansa fonti del Mef, precisando che “non c’è alcun problema di coperture”.

“L’accordo sulle regolarizzazioni dei lavoratori è stato raggiunto. Anche per colf e bandanti. E anche per gli italiani. Non per le braccia, ma per le persone. Non era questione di bandierine, ma di dare risposte a chi aspettava da tempo legalità e diritti”. Così su Twitter il ministro Pd Peppe Provenzano.

L’intesa è stata confermata dal capo politico del M5S Vito Crimi che ha parlato di un accordo “soddisfacente, frutto di un testo modificato e migliorato rispetto a quello di domenica scorsa, che accoglie nostre esplicite richieste e mette al centro il lavoro regolare”.

Fonti del Pd hanno fatto sapere all’Ansa che l’impianto della norma resta invariato, sono state introdotte alcune modifiche che “esplicitano meglio” i meccanismi di regolarizzazione e le esclusioni per chi sia stato condannato per reati come il caporalato o lo sfruttamento della prostituzione o dell’immigrazione clandestina.

Tra le misure previste ci sono 10 miliardi per ulteriori settimane di cassa integrazione, 4 miliardi per il taglio dell’Irap, 6 miliardi per le piccole medie imprese e 12 miliardi di liquidità agli enti locali per il pagamento tempestivo dei propri debiti nei confronti dei fornitori.

In arrivo inoltre 2 miliardi per l’adeguamento di negozi e attività produttive alle norme anti Covid, 2 miliardi per misure fiscali, 2,5 miliardi per il turismo e la cultura, 5 per sanità e sicurezza, 500 milioni per colf e badanti e l’azzeramento dell’Iva per i dispositivi di protezione individuali.

Fonte foto: Ansa
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