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Croazia, calciatore mette in pausa la carriera e dona il fegato alla madre

Un calciatore di 23 anni ha deciso di mettere in pausa la sua carriera nel calcio per donare una parte del suo fegato alla madre, che era malata

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Un calciatore croato di 23 anni, Robert Peric-Komsic, ha deciso di mettere in pausa la sua carriera nel mondo del calcio per donare una parte del suo fegato alla madre, affetta da una grave malattia, in modo da salvarle così la vita.

Chi è Robert Peric-Komsic

Robert Peric Komsic ha 23 anni, è di nazionalità croata e gioca nel ruolo di punta centrale. Alto 193 centimetri, il suo piede preferito è il destro.

Dal 2020, milita nel Cibalia, una società calcistica con sede a Vinkovci, che è stata fondata nel 1919 e che attualmente milita nella Druga HNL (la seconda divisione in Croazia).

I dettagli dell’operazione

L’operazione per la donazione del 70% del rene del calciatore Robert Peric-Komsic alla madre è stata effettuata in Turchia, in una clinica specializzata di Istanbul, nello scorso mese di marzo.

Adesso, il fegato del giocatore si sta rigenerando e presto potrà tornare in campo.

Le dichiarazioni del calciatore

Queste sono le parole scelte da Robert Peric-Komsic per spiegare la sua decisione, riportate da ‘TgCom24’: “È andato tutto benissimo, sia l’operazione che il recupero. Grazie a Dio, adesso stiamo entrambi bene e mia madre ha finalmente ottenuto una nuova vita dopo 13 anni di dura lotta”.

L’operazione di trapianto è stata effettuata a Istanbul, in Turchia.

Il calciatore ha poi aggiunto: “Avevo un quadro del tutto chiaro del rischio, ma in quel momento non pensavo neanche alla mia carriera calcistica. Avevo una missione chiara: quella di far star bene mia mamma. Tutto il resto era secondario. Il rischio era enorme, la sua vita era in pericolo. Era questione di giorni. Nel momento in cui ho saputo che non c’erano altre opzioni, ho fatto le valigie e sono volato a Istanbul”.

La chiosa finale di Robert Peric Komsic: “Il vero eroe di questa storia è mia madre. Ha lottato tanto negli ultimi 13 anni. Lei mi ha dato la vita, io gliel’ho soltanto allungata. Ho fatto quello che credo farebbe chiunque”.

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