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Covid, quando si può rinviare il vaccino e chi può evitare di farlo

Un vademecum dedicato ai vaccini riassume quando si possa rinviare o meno la somministrazione (o addirittura farsi riconoscere l'esenzione)

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Mentre in Italia si parla di somministrazione della terza dose di vaccino, c’è ancora chi comunque è in attesa della prima (o ha deciso scientemente di evitarla). Ci sono comunque dei casi, previsti dalle autorità sanitarie, che in sostanza rendono la somministrazione stessa rinviabile se non addirittura controindicata. Ecco i casi specifici.

Vaccino anti Covid, chi ha diritto all’esenzione

Per quel che riguarda il vaccino, l’esenzione viene riconosciuta solo se la vaccinazione deve essere “posticipata o addirittura sconsigliata per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate che ne controindichino la somministrazione in maniera permanente o temporanea”.

L’esenzione viene rilasciata da:

  • medici vaccinatori dei Servizi vaccinali di aziende ed enti dei Servizi sanitari regionali;
  • medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta che abbiano aderito alla campagna vaccinale (che abbiano quindi le credenziali per inserire i dati nei sistemi regionali/nazionali);
  • medico responsabile del centro di sperimentazione in cui è stata effettuata la vaccinazione, nel caso di rilascio della certificazione ai cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi).

Se dopo la prima dose dovesse verificarsi una reazione allergica grave, allora si potrà considerare la possibilità di utilizzare un vaccino di tipo diverso per completare il ciclo di immunizzazione.

Vaccino anti Covid, chi ha diritto al rinvio

C’è chi ha diritto all’esenzione, ma anche chi può richiedere un rinvio:

  • soggetti positivi al coronavirus ad almeno tre mesi dal primo tampone positivo;
  • soggetti che hanno ricevuto terapia con anticorpi monoclonali (laddove non siano trascorsi almeno tre mesi dal trattamento);
  • soggetti in quarantena per contatto stretto e soggetti con sintomi sospetti di Covid-19: il vaccino avverrà alla fine della quarantena o successivamente al termine del percorso diagnostico;
  • soggetti con malattia acuta severa non differibile (come un evento cardiovascolare acuto, epatite acuta, infezioni gravi a organi o tessuti, ecc.).

Fonte foto: ANSA
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