Covid, Sardegna rischia zona gialla: il dato delle terapie intensive
La crescita dei posti letto occupati in terapia intensiva può portare al cambio di colore per la Sardegna
La Sardegna rischia di passare in zona gialla, passando quindi a misure anti contagio più stringenti ad agosto, nel pieno della stagione turistica. A preoccupare l’isola è il numero dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, in continua crescita.
Le terapie intensive nella regione sono infatti arrivate a toccare la soglia critica del 10%, un dato che potrebbe portare al cambio di colore secondo i nuovi parametri previsti dal decreto in vigore dal 6 agosto.
Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia per i servizi sanitari (Agenas) aggiornati a lunedì 2 agosto, i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Sardegna sono 19 su 196 posti disponibili in totale, appena sotto la soglia del 10%. A metà luglio il dato era dell’1%.
Basterebbe quindi un posto letto occupato in più per superare la soglia del 10%, uno dei nuovi parametri decisi da governo e Cts per il passaggio alla zona gialla.
Diversa invece la situazione nei reparti Covid ordinari: il tasso di occupazione in Sardegna è al 5%, ben lontano dal 15% fissato come soglia critica.
Stando al nuovo decreto però per cambiare colore è sufficiente superare la soglia di uno solo dei parametri stabiliti: incidenza dei casi, saturazione dei posti letto ordinari e terapie intensive. I prossimi giorni saranno quindi decisivi per sapere se la Sardegna dovrà dire addio, almeno per un certo periodo, alla zona bianca.
Per quanto riguarda le altre regioni, quella con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto è la Liguria con il 6%, seguita da Lazio e Sicilia al 5% e Toscana al 4%.