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Covid, Sestili: "Rotto l'argine della pandemia". Cosa significa

Il fisico Giorgio Sestili ha spiegato perché è importante che il rapporto tra positivi al coronavirus e tamponi effettuati non superi il 3%

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ieri si è registrato il record assoluto di tamponi effettuati in Italia in un giorno solo: oltre 128mila, che hanno permesso di rilevare 4.458 nuovi contagi. Questo significa che è stato superato il rapporto del 3% tra casi positivi al coronavirus e tamponi effettuati, una soglia che era stata calcolata durante la fase più acuta della pandemia da Tomas Pueyo e “indica che l’obiettivo è fare tanti tamponi e trovare pochi positivi”, ha scritto il fisico Giorgio Sestili sulla pagina Facebook “Coronavirus: dati e analisi scientifiche”.

Coronavirus, superato il rapporto del 3% tra positivi e tamponi

La soglia del 3%, ha osservato Sestili, era stata superata già il 25 settembre e dal 3 ottobre in Italia siamo stabilmente sopra il 4% di positivi su tamponi fatti.

Alla base del ragionamento di Tomas Pueyo, autore di un articolo divenuto virale a marzo, è che durante il picco della pandemia di coronavirus i Paesi che hanno meglio gestito l’emergenza erano quelli in grado di mantenere un rapporto tra positivi e tamponi inferiore al 3%.

Nel post di Sestili, si legge anche la spiegazione di Francesca Colaiori, ricercatrice dell’Istituto dei Sistemi Complessi (ISC)- CNR, sul perché questa soglia sia così importante: “Questo parametro dà una misura di quanti test stiamo facendo in proporzione al reale (non noto) numero di casi attivi presenti nella popolazione”.

Coronavirus, perché è importante la soglia del 3%

“In un regime controllato – ha aggiunto Colaiori – in cui il contact tracing funziona (come si è cercato di fare dopo la ‘pausa’ estiva) si fanno tanti tamponi e i casi che sfuggono al monitoraggio sono relativamente pochi, perché molti dei sintomatici e presintomatici vengono trovati tramite il tracciamento dei contatti, e il rate [cioè il tasso, ndr] di positività è basso. Quando comincia a salire significa che stiamo perdendo un sacco di casi, cioè che non riusciamo più a tracciare bene. Quei casi non saranno isolati e genereranno altri casi”.

La conclusione della ricercatrice è che “c’è un valore di soglia oltre il quale la situazione cambia in modo qualitativo, e mi pare che l’abbiamo abbondantemente oltrepassato”.

Giorgio Sestili ha osservato nel post: “Il significato di tutto questo è molto chiaro: i test che stiamo facendo non sono più sufficienti ad individuare i casi positivi reali, molti ne perdiamo e questo produce una dinamica di diffusione del virus che non siamo più in grado di controllare. Si è rotto un argine che prima aveva solamente qualche crepa e faceva passare qualche gocciolina d’acqua, ma ora che il muro è crollato il fiume sta straripando“.

Per impedire l’ulteriore superamento di questa soglia così importante, il fisico Sestili ha ribadito le soluzioni per contenere la diffusione dei contagi: indossare la mascherina (quando e dove), rispettare il distanziamento, osservare una corretta e frequente igiene delle mani, scaricare l’app Immuni, vaccinarsi contro l’influenza.

Fonte foto: ANSA
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