Covid, rivolta contro il lockdown sfocia in violenza a Rotterdam: la polizia spara sulla folla

Tensioni e violenze al centro di Rotterdam durante una protesta contro il lockdown nei Paesi Bassi per fare fronte alla quarta ondata di Covid che sta colpendo tutta l’Europa. L’accesso al centro della città è chiuso.

I poliziotti hanno aperto il fuoco contro i manifestanti, ferendo almeno due persone che si trovavano in piazza.

Nella serata del 19 novembre è stata annunciata e subito organizzata una protesta contro le nuove misure restrittive anti Covid disposte dal governo olandese.

La manifestazione è però sfociata da subito in violenza. Centinaia di persone al grido di “Libertà!” hanno lanciato oggetti e fatto esplodere grossi petardi e fuochi d’artificio contro la polizia.

Ci sono state auto date alle fiamme e danneggiate pesantemente dai dimostranti, che hanno preso di mira gli uomini in divisa.

Sul posto, oltre agli agenti ordinari è intervenuto il reparto antisommossa, schierando un cannone ad acqua per sedare la rivolta.

Diversi gli interventi dei vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio divampato a causa dell’auto in fiamme e che sono stati colpiti dai manifestanti durante le operazioni.

Rotterdam, la polizia: “Spari perché c’erano situazioni di pericolo di vita”

“Abbiamo sparato colpi di avvertimento ed anche dei colpi diretti perché erano situazioni di pericolo di vita” ha dichiarato la portavoce della polizia, Patricia Wessels, giustificando l’operato degli agenti.

“Sono stati condotti decine di arresti e si prevede che se ne faranno altri, sono circa sette le persone ferite, compresi dei poliziotti”, continua la nota della polizia che in tweet ha confermato che i rivoltosi hanno appiccato incendi e lanciato petardi.

Il sindaco di Rotterdam, Ahmed Aboutaleb, ha descritto la rivolta come “un’orgia di violenza, la polizia ha dovuto usare le armi per difendersi”.

Secondo i media olandesi alla rivolta hanno partecipato hoolingas delle tifoserie delle squadre di calcio.