Covid, Rezza: "Epidemia galoppa". Sale la percentuale di positivi
La percentuale di positivi su tamponi effettuati continua a salire, e non è un buon segno. Ecco perché
L’epidemia di coronavirus in Italia, giorno dopo giorno, mostra il suo lato più aggressivo anche durante la seconda ondata. Nel giorno in cui il bollettino del ministero della Salute ha registrato un incremento di oltre 30mila nuovi contagi, il direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza ha fatto il punto della situazione.
Commentando il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e ministero della Salute, che proietta l’Italia verso lo scenario 4, Rezza ha dichiarato: “Oggi non ci sono buone notizie, ieri 26.831 casi oggi abbiamo superato 31mila abbondantemente”.
Coronavirus, sale la percentuale di positivi su tamponi effettuati
Rezza si è soffermato sulla percentuale di persone positive sui tamponi effettuati, un dato fondamentale per capire l’andamento. Più è alta la percentuale, e più c’è il rischio che l’epidemia finisca fuori controllo perché diventa più difficile tracciare i contatti dei positivi.
“La percentuale dei positivi sui tamponi effettuati supera il 10% e non è un buon indicatore. Indica che l’epidemia galoppa, che il virus circola in maniera abbastanza veloce”, ha spiegato Rezza, come riporta l’Ansa.
Di buono c’è che oltre al numero di contagi è aumentato anche il numero di tamponi su base quotidiana: sono 215.085 quelli pervenuti oggi, un trend che evidenzia “la capacità di fare tamponi in maniera veramente ottima, rilevante”, ha sottolineato Rezza.
Tuttavia, questo traguardo nasconde anche un risvolto negativo: “Fare più tamponi non significa sempre riuscire a fare il tracciamento dei casi se i servizi del dipartimento di prevenzione vanno in sofferenza. Il dato da un punto di vista è positivo e dall’altro non vuol dire che riusciamo a controllare meglio perché bisogna anche fare il tracciamento”.
Covid, Rezza: “Raddoppiati i nuovi positivi ogni settimana”
Sale in maniera esponenziale il numero dei casi: “Nelle ultime due-tre settimane abbiamo raddoppiato il numero dei nuovi positivi ogni settimana, e mi sembra che continui il trend in aumento”, ha evidenziato Rezza, ma fortunatamente “resta stabile il numero dei decessi”.
Quanto ai ricoveri in terapia intensiva, l’ultimo incremento è 95: anche questo è un numero rimasto sostanzialmente invariato rispetto al bollettino precedente, quando sono stati 115, mentre risulta più significativo l’incremento dei ricoverati con sintomi: sono 1.030, a fronte dei 983 del giorno prima.
In questo scenario si inserisce il Dpcm varato dal governo che dovrebbe arginare l’ondata di contagi, ma i suoi effetti si vedranno “nel giro di 2-3-4 settimane. L’impatto va sempre visto a medio termine”, ha concluso Rezza.