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Covid, quando l'Italia sarà al sicuro? La previsione di Zampa

La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha parlato del piano vaccinale anti Covid e di quando sarà raggiunta una copertura importante

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il via libera al vaccino anti Covid della Pfizer da parte dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, è “finalmente una bella notizia”, l’Italia è “pronta”. Lo ha detto la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa in una intervista a La Stampa in cui ha parlato del piano vaccinale e delle prossime mosse del governo. Si partirà “dal giorno dopo la consegna del vaccino, il 27 dicembre. Dovremmo iniziare tutti lo stesso giorno in Europa”.

Zampa ha spiegato che “per essere in sicurezza la copertura deve arrivare attorno al 70% della popolazione. Parliamo di ottobre se tutto va bene. Ma quando saremo a 15-20 milioni di vaccinati saremo già a un livello importante. L’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi. Il piano è stato messo a punto, si parte ovviamente dagli operatori della sanità e poi Rsa”.

Riguardo alla possibilità di rendere obbligatorio il vaccino, la sottosegretaria alla Salute ha affermato che “al momento probabilmente rafforzerebbe i dubbi di chi è incerto”.

La nuova variante “inglese” del coronavirus non dovrebbe cambiare le carte in tavola: Zampa nega che possa rendere inefficace il vaccino, “ma chi è malato può contagiare più persone e questo rischia di creare una pressione difficile da sostenere per gli ospedali”.

Anche per quanto riguarda le misure anti contagio: “Alla fine delle misure di Natale si torna alle zone colorate: giallo, arancione e rosso. Sicuramente dovremo continuare con quel modello”.

L’esponente del governo ha poi respinto al mittente le critiche sulla gestione della pandemia arrivate dalla destra: “È facile fare propaganda. Il modello ha funzionato”.

Infine, la ripresa della scuola: “Deve restare in agenda, bisogna fare in modo che nelle discussioni con le Regioni si trovi un punto d’intesa. Molte Regioni stanno lavorando davvero intensamente, hanno potenziato per esempio il numero degli autobus, ragioniamo sugli orari scaglionati di ingresso, sui test rapidi, su una presenza ridotta. Ma bisogna ripartire”.

Fonte foto: ANSA
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