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Covid, perché alcune persone non si ammalano: tre ipotesi su chi ha resistito in due anni di pandemia

Stupisce che in oltre due anni di pandemia alcune persone non si siano mai ammalate: i possibili motivi della resistenza secondo una scienziata

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ci sono alcune persone che non si ammalano di Covid. Mentre i casi da coronavirus in Italia e nel mondo non accennano a scendere, con le ultime varianti come Xe e Xj molto più contagiose delle mutazioni del passato, c’è chi resiste. Una delle possibilità per cui alcune persone non si sono mai ammalate è che non siano mai entrata in contatto con il virus, anche se improbabile in oltre due anni di pandemia.

Perché alcune persone non si ammalano di Covid: l’ipotesi delle cellule di memoria

Un’altra ipotesi, come riporta un’analisi pubblicata sul Guardian, è che alcuni individui siano in grado di eliminare il coronavirus rapidamente perché posseggono anticorpi preesistenti e cellule con una memoria immunitaria che riconoscono il virus.

Si tratta di cellule di memoria T con una reattività crociata, generate in precedenza per combattere coronavirus responsabili del comune raffreddore.

I vaccini, in particolare, mettono in moto un arsenale precoce di anticorpi e cellule T specifiche che lasciano dietro di loro cellule di memoria che possono resistere per anni.

Il ruolo della proteina Ace2 nella protezione contro il coronavirus

Secondo la scienziata Zaia Stamataki sistemi immunitari diversi rispondono in modo diverso al coronavirus. La proteina spike sulla superficie del Sars-Cov-2, infatti, ha bisogno di “attaccarsi” ad altre proteine presenti sulle cellule bersaglio, come ad esempio la proteina Ace2.

Quindi una possibilità è  che le persone resistenti all’infezione da Covid-19 abbiano livelli diversi di Ace2 rispetto alle altre. Potrebbero, in questo caso, esistere anche rari tipi di Ace2 a cui la proteina spike del coronavirus non può attaccarsi.

Perché alcune persone non si ammalano di Covid?

L’immunità contro le future varianti passa per la progettazione dei nuovi vaccini

Le ultime analisi genetiche hanno anche rivelato che rari tipi di Ace2 possono influenzare la possibilità d’infezione da Covid-19. Quindi, secondo la scienziata Zaia Stamataki sarebbe meglio non progettare in futuro vaccini anti Covid che prendono di mira la proteina spike ma incorporare più parti del virus che non cambiano nel tempo.

Fonte foto: ANSA

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