Covid, nuova stretta dopo Ferragosto: cosa cambia. Parla Boccia

Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha anticipato quali saranno le nuove misure restrittive dopo Ferragosto: “Se i numeri non cambiano – ha detto alla Stampa – sarà inevitabile un freno alla movida selvaggia, la prossima settimana si cercherà di condividere una scelta rigorosa con tutte le Regioni”.

“Anche i proprietari e i gestori dei locali – ha detto Boccia – si aspettano che non si regga aperti tutto il mese“. Il dialogo con i rappresentanti della categoria, che in Italia conta 3800 realtà imprenditoriali, è in mano al ministro Patuanelli.

“Le sigle sindacali – ha aggiunto – si sono dimostrate molto responsabili. Se si arriverà alla chiusura, è chiaro che si aprirà un’altra questione, quella dei sussidi pubblici al settore, e in quel caso andremo dal buon Gualtieri e cercheremo di capire cosa si può fare”.

In particolare, ha aggiunto il ministro, “le discoteche per noi non andavano proprio riaperte, le linee guida del governo andavano in questa direzione”. Con il decreto del 16 maggio, però, si era deciso di lasciare a loro la possibilità di valutazione. Boccia si rivolge direttamente ai governatori: “Assumetevi le vostre responsabilità”.

“I numeri – ha rivelato Boccia – non ci confortano, non tanto sul territorio nazionale, quanto sul fronte internazionale. Noi stiamo ovviamente molto meglio degli altri Paesi europei, ma il virus circola, e dobbiamo tenere alta la guardia”.