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Covid, mal di schiena e dolori da "ossa rotte": il sintomo spia

Una donna ha scoperto di essere positiva al coronavirus grazie a un forte mal di schiena che l'ha costretta a recarsi al pronto soccorso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Oltre ai sintomi più comuni, che come ormai ben sappiamo sono febbre, tosse, problemi respiratori, perdita di gusto e olfatto, il Covid-19 può manifestarsi anche attraverso altre complicazioni. È il caso di una donna di 42 anni di Molfetta che, come riferisce La Gazzetta del Mezzogiorno, ha scoperto di essere positiva al coronavirus a causa di un forte mal di schiena.

Covid, il mal di schiena è un sintomo spia. Il caso di una donna a Bari

La donna ha raccontato di aver accusato “dolori molto forti alla schiena“, ma senza “nessun sintomo di raffreddamento, mai avuto febbre, tosse o quella classica perdita di gusto e olfatto”. Per questo motivo, quando la donna si è recata al pronto soccorso per i dolori lancinanti, è rimasta stupita nello scoprire di essere risultata positiva al tampone rapido.

La conferma del collegamento tra il mal di schiena e l’infezione da coronavirus è però arrivata il giorno dopo, quando è stata trasferita dall’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta al Policlinico di Bari. “È qui che mi hanno confermato che la sintomatologia era collegata al coronavirus e, seppure molto rara, fa parte delle conoscenze già acquisite dalla comunità scientifica”, ha spiegato la donna.

Covid e dolori muscolari, il parere dell’esperto

Il professor Gioacchino Angarano, l’infettivologo che per anni ha gestito il reparto Malattie infettive del Policlinico di Bari, ha precisato a La Repubblica che i dolori muscolari richiamano addirittura la sensazione di avere le “ossa rotte“.

“Questi dolori molto forti si presentano specialmente nelle donne, anche giovani – ha sottolineato Angarano – soprattutto nella fase influenzale dalla malattia, ovvero ai suoi esordi”.

Dolori che, nel caso della 42enne di Molfetta, si sono attenuati dopo un trattamento a base di antidolorifici e antinfiammatori per una settimana.

Un nuovo studio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha invece fatto luce sui sintomi che, in un paziente su due, persistono anche dopo la guarigione. Stando a quanto emerso dalle osservazioni su 767 pazienti, anche in questo caso le donne sembrano soffrire maggiormente dei sintomi post-Covid.

Fonte foto: ANSA
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