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Covid, "a gennaio-febbraio situazione complicata": la previsione

L'infettivologo Matteo Bassetti parla dei rischi legati alla terza ondata e della 'variante inglese' del coronavirus

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova nonché componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, ha fatto il punto sulla pandemia di coronavirus in corso, commentando il pericolo legato alla cosiddetta terza ondata di gennaio e il fenomeno della ‘variante inglese’ del virus.

In merito a quest’ultimo tema, intervistato dall’AdnKronos, ha dichiarato che “c’è stato troppo rumore per un qualcosa peraltro senza fondamento scientifico; l’annuncio è del ministero inglese, ma senza una pubblicazione scientifica su una rivista ‘peer-review'”.

Bassetti ha passato quindi in rassegna le tappe che hanno portato alla scoperta della ‘variante’ puntualizzando che al momento le uniche notizie che si hanno sono quelle provenienti da “un laboratorio di genomica inglese” in cui è stato rilevato che “il coronavirus pare aver avuto una mutazione che però non inficia sulla mortalità e sull’aggressività del virus, ma aumenta la contagiosità del 70%”.

“Non è un dato però approvato scientificamente”, ha sottolineato l’infettivologo ricordando che i virus “normalmente mutano” e che anche il Covid lo ha già fatto. “Quindi era già successo e ci sono pubblicazioni su ‘Nature’, è dunque probabile che questa mutazione sarà trovata anche in Italia, ma non dobbiamo temere nulla“, ha aggiunto.

Secondo Bassetti il vaccino anti-Covid “funzionerà anche contro la variante inglese” in quanto “la mutazione, anche se presente, riguarda una piccola parte del codone virale”.

Spostandosi sui rischi legati alla terza ondata prevista per il periodo post festività natalizie ha spiegato che “il freddo che arriverà non aiuterà nella lotta al coronavirus perché a gennaio-febbraio, quando avremo probabilmente una terza ondata di casi Covid, si mischieranno tanti virus diversi: influenza, para-influenzali e coronavirus”.

“Sarà una situazione complicata e bisognerà fare molta attenzione. Mi auguro che il più possibile delle persone si siano vaccinate per l’influenza e per lo pneumococco, questo dovrebbe aiutare molto i più fragili. Poi usare sempre la mascherina e lavarsi le mani”, ha concluso.

Fonte foto: ANSA
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