NOTIZIE
CRONACA

Covid, chi ha questi sintomi rischia danni per la memoria: il nuovo studio sulla perdita di gusto e olfatto

La perdita del gusto e dell'olfatto sono predittivi di danni cognitivi e neurologici collegati all'infezione da coronavirus: lo dimostra una ricerca

Pubblicato:

Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

La perdita dell’olfatto e del gusto durante l’infezione da coronavirus, due sintomi piuttosto comuni tra i positivi, indicherebbero un rischio superiore di avere disturbi neurocognitivi legati al decorso della malattia, a prescindere dalla sua gravità, e al long Covid.

Lo studio sugli effetti a lungo termine del Covid sulla memoria

In passato i ricercatori hanno evidenziato un collegamento tra la perdita dell’olfatto e del gusto e l’insorgenza della malattia di Alzheimer e altre patologie neurologiche.

Anche il Covid, come è ormai dimostrato, può provocare danni neurologici a lungo termine, come perdita di memoria e difficoltà nel concentrarsi.

Un nuovo studio condotto dalla Scuola di Medicina dell’Università di San Paolo e pubblicato sulla rivista European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience, condotto su 701 pazienti, ha fatto luce sui collegamenti tra i sintomi acuti del Covid e i suoi effetti a lungo termine.

I collegamenti tra la perdita di gusto e olfatto e la perdita di memoria

I pazienti con una riduzione più grave dei sensi del gusto e dell’olfatto hanno ottenuto punteggi inferiori in test cognitivi, in particolare quelli che riguardavano la memoria.

Nel campione, i sintomi più comuni durante l’infezione da coronavirus erano i seguenti.

  • Per il 20% dei pazienti, perdita parziale o totale del gusto.
  • Per il 18% dei pazienti, perdita parziale o totale dell’olfatto.
  • Per l’11% dei pazienti, perdita parziale o totale sia del gusto che dell’olfatto.
  • Per il 9% dei pazienti, parosmia, cioè alterazione del senso dell’olfatto.

Inoltre 12 partecipanti allo studio hanno riferito di aver avuto allucinazioni olfattive, mentre 9 hanno riferito di aver avuto allucinazioni gustative. In entrambi i casi dopo la negativizzazione.

Cosa cambia grazie ai risultati di questo studio sugli effetti del Covid

Chi ha sperimentato alterazioni chemosensoriali, cioè la riduzione o la perdita di gusto e olfatto, ha sviluppato importanti problemi di memoria, in particolare di memoria episodica.

Operatrice sanitaria in un reparto Covid.

Questa scoperta conferma l’ipotesi secondo cui il Covid ha conseguenze sulle capacità cognitive delle persone e che i danni nelle aree cerebrali preposte non sono solo psicosociali o ambientali.

Non è ancora noto l’esatto meccanismo per cui l’infezione da Sars-Cov-2 riesce a innescare sintomi a lungo termine per la memoria. Secondo i ricercatori potrebbe derivare da una neuroinfiammazione scatenata dal coronavirus.

Difficile dire se il danno sia permanente. I pazienti continueranno a essere seguiti dagli scienziati per capire come si evolveranno i loro quadri clinici.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963