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Omicron, nuovi sintomi Covid-19 oltre a febbre e mal di gola: quali sono e cosa è cambiato

Secondo un nuovo studio, i sintomi del Covid sono cambiati dalla variante Delta alla predominante Omicron: quali sono le differenze

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Nel corso degli ultimi due anni il mondo ha dovuto fare i conti con diverse varianti del Coronavirus e della malattia, il Covid-19: dalla Delta alla Omicron, il virus è cambiato e con esso anche gli effetti della malattia. Un nuovo studio svela le differenze principali e i sintomi riscontrabili anche in Omicron 5.

Lo studio sulle varianti Covid

A portare avanti l’analisi in oggetto è il The Zoe Health Study: sono stati analizzati oltre 60 mila test in due periodi molto diversi, che hanno certificato come i sintomi della variante Omicron non siano solo febbre e perdita dell’olfatto.

Il primo gruppo di pazienti testati risale al periodo compreso tra il 1 giugno e il 27 novembre 2021, quando imperversava la variante Delta e il mondo (Italia inclusa) faceva i conti con la cosiddetta seconda ondata.

Tampone CovidFonte foto: ANSA
Tampone per Covid-19

Il secondo gruppo, invece, è stato campionato tra il 20 dicembre 2021 e il 17 gennaio 2022: è il periodo in cui l’Italia si è ritrovata in ginocchio a causa della nuova insorgente variante Omicron, i cui sotto-gruppi sono tuttora la causa dell’aumento dei contagi e di un alto numero di morti tra i non vaccinati.

I nuovi sintomi di Omicron

Dallo studio, sono emersi diversi dati interessanti: il primo riguarda la frequenza dei ricoveri. Le possibilità di ritrovarsi in ospedale dopo aver contratto la variante Omicron è risultato nettamente in calo, così come la permanenza del virus nei malati: 8,89 giorni per Delta e 6,87 giorni per Omicron.

Quindi, i sintomi: se febbre e perdita dell’olfatto sono stati i “cavalli di battaglia” della variante Delta, lo stesso non si può dire per Omicron. In media il 20% in meno dei malati ha lamentato perdita dell’olfatto e anche altri gravi sintomi (tra cui anche mal di testa e affaticamento agli occhi) risultato patiti in maniera molto inferiore.

Indipendentemente dallo status vaccinale, sono due i nuovi sintomi prevalenti nella variante Omicron: mal di gola e voce rauca.

Il motivo, specifica lo Zoe Health Study, sta nel “posizionamento” del virus: Omicron non stazione nelle basse vie respiratorie e le possibilità che attacchi violentemente organi e vie respiratorie sono inferiori.

Quanto dura l’incubazione e i sintomi

Ora che i contagi si stanno rialzando, è utile conoscere le specifiche della variante Omicron 5. Il periodo di incubazione – ovvero quanto tempo passa tra la contrazione del virus all’insorgenza dei sintomi – è solitamente 2-3 giorni, ma con Omicron 5 sono stati registrati casi di persone che hanno manifestato sintomi dopo due settimane.

Per quanto tempo bisogna avere a che fare con i sintomi? Buone notizie su questo fronte: con Omicron 5 ci si negativizza più alla svelta, in non più di 5-7 giorni secondo le ricerche.

Anche per questo motivo, nonostante i numeri in risalita, le comunità scientifiche sono più preoccupate da altre varianti, come quella indiana BA.2.75 o la sotto-variante rinominata Centaurus.

 

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omicron-covid-sintomi Fonte foto: ANSA
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