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Covid, nuova variante indiana: perché per Bassetti è più pericolosa di Omicron 5

La variante indiana, la BA.2.75, preoccupa per la sua aggressività e l'infettivologo avvisa tutti sulla pericolosità

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

La nuova sotto-variante di Omicron, la BA.2.75, tiene tutti col fiato sospeso e gli esperti hanno già lanciato l’allarme sulla pericolosità della nuova mutazione del virus. Denominata variante indiana, in quanto maggiormente presente in quella zona del globo, al momento sarebbe circoscritta ai confini asiatici, ma non escluso che presto possa arrivare anche nel Vecchio Continente e in Italia.

Variante indiana, perché preoccupa

La nuova mutazione del Covid-19 è stata scoperta grazie al lavoro continuo di genetisti ed epidemiologi che hanno sequenziato il virus presente in India e in altri paesi. Secondo quanto emerso, si tratta di una mutazione di Omicron BA.2 e avrebbe dei tratti peculiari con Omicron 5.

Ma rispetto alla variante che oggi è dominante in tutto il mondo. BA.2.75 avrebbe ancora maggiore facilità a penetrare nelle nostre difese immunitarie, rispetto alla già rapidissima Omicron 5. Infatti la mutazione è avvenuta principalmente in G446S, dove c’è un maggiore facilità a superare la barriera di anticorpi creata dai vaccini o da una recente infezione da Covid.

L’idea di Bassetti sulla nuova variante

A essere preoccupato per l’arrivo della nuova variante Covid è anche Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: “Credo valga la pena tenere d’occhio la nuova sotto-variante BA.2.75 identificata in India e altri Paesi”.

Lo studioso ha infatti sottolineato su Twitter: “Potrebbe essere ancora più contagiosa della Omicron 5 e avere un’elevata capacità di infettare, le persone guarite e vaccinate. Occhio senza allarme”.

Covid, nuova variante indiana: perché per Bassetti è più pericolosa di Omicron 5Fonte foto: ANSA

Omicron 5, quali sono i sintomi

Ricordiamo che oggi, secondo i dati fin qui comunicati, Omicron 5 è la variante divenuta dominante in giro per il mondo. Si parla di circa il 60% dei positivi con questa mutazione che ha diversi modi di manifestarsi.

Nello specifico si tratta di sintomi comuni come il naso chiuso, l’affaticamento e la stanchezza, il malessere diffuso, mal di gola e tosse, ma anche mal di testa e febbre. Tuttavia, non mancano persone che riferiscono anche la presenza di dolori muscolari, riduzione dell’appetito, nausea e diarrea mentre sono sempre più rari la perdita di gusto e olfatto. I sintomi variano per severità e durata a causa di diversi fattori come vaccinazione, età, stato di salute generale e quindi capacità di reazione del sistema immunitario e molto altro.

omicron-1 Fonte foto: ANSA
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