Covid, una regione rischia il giallo: la bozza di monitoraggio
La Calabria potrebbe rischiare la zona gialla nonostante i dati in calo nella bozza del monitoraggio dell'Iss
L’Rt medio continua la sua discesa, così come l’incidenza dei casi i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti Covid ordinari. Ma la Calabria rischierebbe di passare in zona gialla. Sono i dati che emergono dalla bozza del monitoraggio settimanale, riportai da Repubblica, dall’analisi dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.
Secondo i numeri che verranno presentati in Cabina di regia, nel periodo 25 agosto – 7 settembre 2021, a livello nazionale l’Rt sui casi sintomatici è stato pari a 0,85, in diminuzione rispetto allo 0,92 della scorsa rilevazione, attestandosi ancora una volta sotto la soglia di allarme di 1.
Scende anche l’incidenza, calcolata nel periodo 10-16 settembre, che passa dai 64 casi su 100mila abitanti della scorsa settimana ai 54 degli ultimi sette giorni.
Tra le regioni è la Calabria a rischiare di finire in zona gialla: la regione presenta il 17,4% di letti ordinari occupati dai pazienti contagiati dal coronavirus, oltre il valore massimo del 15%, mentre i ricoverati per Covid-19 nelle terapie intensive sono il 10,7% poco oltre la soglia del 10%.
Nella stessa fascia di rischio rimarrà anche la Sicilia, che oltre ad avere i numeri delle ospedalizzazioni fuori dai limiti, fa registrare negli ultimi sette giorni un’incidenza di 109,1 casi per 100mila abitanti, seguita dalla Provincia autonoma di Bolzano a 90,5 e quindi alla Calabria a 84,8.
Nel Paese sono in leggero calo i tassi di occupazione delle terapie intensive e nei reparti ordinari: in rianimazione su tutto il territorio nazionale “è in lieve diminuzione al 6,1% (secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in diminuzione da 563 (7/09/2021) a 554 (14/09/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce leggermente al 7,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in diminuzione da 4.307 (7/09/2021) a 4.165 (14/09/2021).”
Secondo la bozza di monitoraggio ad essere classificate a rischio moderato sono 4 Regioni e province autonome: Abruzzo, Molise e le province di Trento e Bolzano. Le restanti 17 Regioni e province autonome sono considerate a rischio basso.