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Costa Concordia, maxi risarcimento per uno dei passeggeri: i motivi della sentenza

Costa Concordia dovrà pagare un ingente risarcimento a un naufrago: lo ha deciso il Tribunale di Genova

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ernesto Carusotti sarà risarcito da Costa Crociere che dovrà versagli 77mila euro. In aggiunta, il colosso dei mari dovrà pagare le spese legali per un ammontare di 15.692 euro. In totale dovrà quindi sborsare 92.692 euro. Lo rende noto il Codacons.. L’uomo a cui spetta il risarcimento è uno dei naufraghi della tragedia che si verificò la notte del 13 gennaio 2012.

Costa Concordia, passeggero risarcito: la sentenza del Tribunale di Genova

Carusotti sarà risarcito per via dello stress post naufragio che ha sviluppato dopo aver vissuto il dramma. Lo ha deciso il Tribunale di Genova che ha riconosciuto il danno patrimoniale e non patrimoniale subito dal passeggero della Concordia, uno di coloro che riuscì a salvarsi dal naufragio avvenuto all’Isola del Giglio. Il bilancio fu tragico: 32 vittime.

La sentenza è della Prima Sezione del tribunale civile (giudice Paolo Gibelli): sono state accolte le tesi del Codacons che chiedeva la responsabilità di Costa Crociere nel danno da stress post-traumatico manifestato da Carusotti.

“Si tratta di una importantissima vittoria per il Codacons, che fin da subito aveva sostenuto le responsabilità di Costa Crociere per l’incidente avvenuto all’Isola del Giglio, e la totale incongruità degli indennizzi riconosciuti dalla società ai naufraghi della Concordia”, scrive in una nota l’associazione dei consumatori.

Costa Concordia, la testimonianza di chi ha vissuto il dramma

Quasi dieci anni fa, in quel maledetto 13 gennaio 2012, alle 21.45, la punta di uno scoglio davanti all’isola del Giglio si conficcò nel lato sinistro della Costa Concordia, sotto il comando di Francesco Schettino, provocando uno squarcio di 70 metri nella nave. Ne seguì un drammatico naufragio che spezzò 32 vite umane.

Un’immagine della Costa Concordia trainata dai rimorchiatori

La Repubblica, attraverso un podcast intitolato Voci da un naufragio – Il disastro della Costa Concordia, racconta la sciagura attraverso le parole di chi il dramma lo ha vissuto sulla propria pelle.

“Eravamo nella sala giochi e abbiamo sentito come un terremoto perché la nave ha cominciato a tremare tutta e si è inclinata. Ho detto a mio cugino: c’è qualcosa che non va perché questa è una città galleggiante, come fa a muoversi così?”. A parlare è Massimiliano Moroni, di Pomezia, imbarcato con la famiglia.

“Poi – prosegue Moroni – è andata via la luce, la gente era nel panico, scappava, sulle scale c’erano giacchetti, scarpe, passeggini. Mia moglie si era attaccata al corrimano della scala e non voleva muoversi, mia figlia le diceva: mamma, andiamo, andiamo…”.

Moroni, dopo essere scampato al disastro si è fatto incidere sulla pelle, attraverso un tatuaggio sul polpaccio, la nave reclinata sovrastata da due ali di angeli.

“Da quella notte – racconta – non riesco ad andare a vedere i saggi di danza di mia figlia, non riesco ad andare a un concerto o su un autobus. Se sto in un posto troppo affollato mi sento male e svengo”.

Fonte foto: ANSA

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