Coronavirus, scoperta una nuova via di trasmissione
Il virus cinese può percorrere lunghe distanze e può essere respirato via aerosol
Sono due le principali vie di trasmissione della sindrome Covid-19, causata dal nuovo coronavirus. A spiegarlo è l’ultima versione del piano per la diagnosi e il trattamento della malattia, aggiornato ormai alla sesta edizione e diffuso proprio oggi.
Fino alla versione precedente del documento, infatti, si riteneva che la sindrome da coronavirus potesse essere trasmessa solo attraverso il contatto ravvicinato con i pazienti contagiati.
La via primaria, infatti, sarebbero le “goccioline” del respiro delle persone infette. Quindi, non solo tramite la saliva, i colpi di tosse e gli starnuti, ma anche con contatti diretti personali e toccando con le mani oggetti contaminati.
Le autorità cinesi, come riporta Ansa, hanno ora aggiunto una seconda via di trasmissione: l’aerosol. Il riferimento è alla presenza nell’aria del virus e a una prolungata esposizione ad elevate concentrazioni di secrezioni respiratorie.
Queste, sotto forma di minuscole gocce d’aria, potrebbero causare l’infezione se respirate in un ambiente relativamente chiuso.
La novità principale contenuta nel protocollo, quindi, è la distanza che può percorrere il virus. Infatti, le minuscole gocce disperse nei gas atmosferici sarebbero capaci di fluttuare fino a raggiungere lunghe distanze e di trasmettere l’infezione in seguito all’inalazione.
Resta invariata la posizione della Commissione Sanitaria Nazionale e dall’Amministrazione Nazionale per la Medicina Tradizionale Cinese e dell’OMS sugli alimenti, che non possono trasmettere il contagio.