Coronavirus, Renzi infuriato denuncia: video miei figli è un fake
Gira un video che ritrae i figli dell'ex premier a giocare a volley in giardino
“Nessuno tocchi i miei figli“. Matteo Renzi su tutte le furie dopo che nelle ultime ore un video sta girando sui social che ritrae i suoi figli che giocano a pallavolo con quelli che vengono descritti degli amici, che peraltro sarebbero stati prelevati dalla scorta del senatore. L’ex premier si dice pronto a denunciare chi ha diffuso questo video specificando che la notizia è un fake.
Cosa c’è nel filmato e cosa viene detto. Nel video, girato da lontano, nei pressi della villa di casa Renzi, in effetti, si vedono nel giardino 5 persone che giovano a volley. La voce fuori campo, forse un vicino, dice che si tratta dei tre figli di Renzi che si divertono con un paio di amici. “Ogni giorno due macchine Audi della scorta portano gli amici di Renzi qui al campetto di casa, ecco la loro quarantena” si sente affermare dalla persona che realizza il filmato.
La smentita di Renzi. Il leader di Italia Viva si è affrettato a denunciare la falsità del video, lo ha fatto con una dichiarazione sui social: “Gira un video pieno di falsità sui miei figli. Una vergogna totale in cui si accusano i ragazzi di violare la quarantena insieme a loro amici. Una fake news galattica. Finché diffamano me, capisco. Ma i miei figli NO! Giù le mani dai miei figli: chiederò i danni in ogni sede”.
“È l’ennesimo incredibile, vergognoso attacco che devo subire e che deve subire soprattutto la mia famiglia, poveretta, che non ha nessuna colpa se non quella di avermi tra i membri della famiglia stessa”, continua l’ex premier che poi spiega in un’altra dichiarazione: “Non c’è nessuna macchina che va a prendere la scorta, i figli degli amici… Vi rendete conto che enormità è? C’è un vicino di casa che sarà denunciato in sede civile e penale. Chi guarda quel riconosce che ci sono i miei tre figli, e i due presunti amici siamo io e Agnese, babbo e mamma. Giù le mani dai miei figli, dagli amici dei miei figli e da questa visione vergognosa di considerare l’aggressione agli altri talmente urgente da inventarsi anche una cosa come questa”.