Coronavirus, la regola del sei: come funziona e dove è in vigore
Nuova stretta sugli assembramenti nel Regno Unito: Boris Johnson ha varato la "regola del sei". Cos'è e come funziona
La “regola del sei” è entrata in vigore in Inghilterra, Scozia e Galles per tentare di arginare il coronavirus ed evitare lo spettro di un secondo lockdown nazionale dopo il picco di contagi registrati nel Regno Unito. La nuova restrizione sui contatti sociali è stata annunciata da Boris Johnson, come riporta Ansa, dopo che la media giornaliera si è attestata sui 3.000 contagi.
Regola del sei, cos’è e come funziona
Il provvedimento consiste nel vincolo legale di sei persone al massimo per qualsiasi incontro privato, in casa e non, pena interventi della polizia e multe salate. Il vincolo riguarda le persone di diversi nuclei familiari.
Ci sono delle eccezioni: a partire dalla scuola, il lavoro in ufficio e i matrimoni, dove il vincolo non può essere rispettato, oltre alle funzioni religiose e agli eventi sportivi riaperti al pubblico.
Regola del sei, quali sono le sanzioni
La regola del sei sarà applicata con severità, ha spiegato il viceministro dell’Interno Kit Malthouse, arrivando a invitare la popolazione a denunciare eventuali violazioni da parte di vicini di casa.
Le sanzioni partono da 100 sterline e saranno raddoppiate per ogni infrazione successiva fino a un massimo di 3200 sterline.
Regola del sei, pioggia di polemiche
Questa stretta dovuto ai timori per la seconda ondata ha attirato numerose polemiche da parte di esponenti anche dell’ala della destra più libertaria della stessa maggioranza Tory a Westminster.
Alcuni deputati hanno fatto pressione sul governo Johnson per ottenere almeno un’esenzione dalla stretta per i bambini anche in Inghilterra, così come già previsto dalle autorità locali in Galles e in Scozia, dove gli under 11 e gli under 12 non saranno rispettivamente conteggiati nel limite delle sei persone.