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Coronavirus, il piano di Ricciardi per rendere l'Italia immune

Walter Ricciardi ha illustrato le tappe per la somministrazione del vaccino in Italia, che dovrebbe arrivare per la fine dell'anno

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute da mesi coinvolto nella lotta contro il coronavirus, ha spiegato in un’intervista di Repubblica quali saranno le tappe per il vaccino. Secondo l’esperto, inizialmente “verrà dato al personale sanitario, alle categorie a rischio, per età o patologie, e a militari e forze dell’ordine. Poi piano piano toccherà a gli altri. Andranno organizzati i servizi sanitari, centri vaccinali e medici di famiglia, per coprire più rapidamente possibile la popolazione”.

Coronavirus, quando arriverà il vaccino secondo Ricciardi

Ricciardi, pur senza mettere da parte la cautela, ha previsto che le prime dosi del vaccino potrebbero arrivare in Italia già per la fine dell’anno. Il membro del comitato esecutivo dell’Oms ha seguito da vicino gli accordi con l’azienda AstraZeneca, insieme a Francia, Germania e Olanda, i Paesi firmatari del contratto.

Un’intesa che è stata raggiunta sulla base del “concetto di vaccino come bene pubblico, in cui credono i nostri quattro Paesi e la Ue”, ha spiegato Ricciardi. “Con questa operazione partecipiamo alle spese per l’investimento sulla ricerca e a quelle per la produzione delle dosi. Alla fine otterremo il vaccino al prezzo di costo. L’azienda non farà profitto“.

Intanto, come riporta l’Adnkronos, il Ceo di AstraZeneca Pascal Soriot ha affermato in conferenza stampa: “Entro la fine dell’estate sapremo se il vaccino funziona contro il coronavirus”.

Ricciardi: “Anche se l’Rt è alto, non bisogna preoccuparsi”

Quanto all’andamento dell’epidemia in Italia, per l’esperto l’attuale situazione non appare preoccupante, malgrado tre regioni abbiano un indice Rt prossimo all’1: “L’Rt dice solo la dinamica del contagio, cioè quante persone mediamente trasmettono il virus ad altre. Ovvio che se l’Rt è alto, anche vicino 1, ma il numero assoluto dei casi basso, non bisogna preoccuparsi eccessivamente”.

Ricciardi sulla seconda ondata

In merito all’eventualità di una seconda ondata, Ricciardi ha illustrato: “Bisogna evitarla e non credo arrivi. Magari avremo tante piccole ondine. Basta guardare ai focolai di questi giorni, come quello di Roma, per capire cosa intendo. Se la gente continuerà a comportarsi bene, se i sistemi sanitari controlleranno e faranno tamponi, eviteremo che le ondine diventino ondate”.

Fonte foto: ANSA
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