Coronavirus, corsa all'aperto in Fase 2: ipotesi novità in arrivo

Buone notizie in vista della Fase 2 per chi desidera fare un po’ di attività fisica all’aperto nonostante l’emergenza coronavirus: secondo quanto si legge su ‘La Repubblica’, infatti, nel decreto che andrà in vigore dal 4 maggio, il Governo sta valutando la possibilità di permettere la ripresa dell’attività fisica all’aperto oltre i 200 metri da casa, a patto che si sia da soli e che siano mantenute le distanze di sicurezza.

Nella sostanza, se l’ipotesi dovesse tramutarsi in realtà, dal 4 maggio sarà possibile andare a correre anche oltre i 200 metri da casa, un po’ come già proposto dal governatore del Veneto Luca Zaia.

La ripresa dell’attività fisica all’aperto avrà, però, un’altra condizione: si potrà restare fuori soltanto per il tempo necessario alla corsa.

‘Ansa’ fornisce ulteriori dettagli: la misura allo studio del governo in vista del 4 maggio prevede palestre chiuse ma sport all’aperto e jogging consentiti anche lontano da casa.

Il sottosegretario Pierpaolo Sileri ha spiegato: “Dobbiamo dare maggiore libertà di movimento ai cittadini e la soluzione possibile è questa, considerando anche il senso di responsabilità delle persone”.

La scelta se consentire di allontanarsi da casa anche per fare jogging spetterà al governo anche in base all’andamento dell’emergenza coronavirus.

Sileri ha anticipato una riflessione in corso: consentire di fare sport all’aperto, come la corsa, a livello individuale, sarebbe anche il modo per non privare le persone delle possibilità di fare attività fisica, dal momento che è difficile,  riporta ‘Ansa’, che le palestre possano riaprire in tempi brevi.

A ogni modo, si chiederà ai cittadini responsabilità nel rispettare le regole e le distanze prescritte per evitare i rischi di contagio.

Come anticipato agli sportivi dal ministro Vincenzo Spadafora, potrebbe esserci inoltre il via libera agli allenamenti individuali degli atleti, purché in condizioni di sicurezza.