Coronavirus, guarisce a 95 anni in barba al nichilismo su anziani
Una bella notizia dall'Emilia Romagna dove questa nonna è riuscita a sconfiggere il Covid-19
Alla faccia della statistiche che vogliono il coronavirus “vincente” sulla voglia di vita delle persone anziane. Lei, ribattezzata nonna Speranza, ce l’ha fatta. Ha vinto lei, ha avuto la meglio, è guarita. E soprattutto si è fatta beffe di quel fatalismo dei commenti che derubricano i “nonni” ad un mero numero inevitabile, da far spallucce, in questa mattanza.
Più forte del coronavirus. In provincia di Modena si è registrato il primo guarito da coronavirus. Ma nel suo caso la guarigione ha qualcosa di eccezionale. Lei ha 95 anni, ed è di Fanano, un comune sull’Appennino, appunto nel modenese. La nonnina che ha battuto il Covid-19 è diventata un simbolo per la città emiliana e per l’Italia intera.
Una buona doppia notizia in Emilia Romagna. Si è infatti accompagnata a quella di un’altra guarigione, stavolta un po’ più prevedibile, quella di un ragazzo di 27 anni di Carpi. Soddisfatto di come la sanità del territorio sta affrontando l’emergenza è Davide Ferrari, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl: “Si tratta di una bellissima notizia, in questo periodo di emergenza – commenta – che non deve però farci abbassare la guardia: occorre continuare ad osservare attentamente, scrupolosamente, le norme, questi comportamenti sono fondamentali per contrastare la diffusione del virus”.
Nel Modenese sono complessivamente 23 i decessi di persone positive al Covid-19 dall’inizio dell’emergenza, secondo l’ultimo report diffuso ieri dalla Regione, i nuovi positivi sono stati 20, a fronte dei 73 registrati nel giorno precedente.
In tanti negli ultimi tempi si sono dimostrati molto sensibili alla questione che riguarda i tanti anziani che, con complicanze o meno, stanno morendo a causa del coronavirus, come fosse l’ultima, decisiva, mazzata su un corpo stanco e provato. Da Feltri a Lino Banfi, non ultimo Gabriele Corsi. L’ex Iena, conduttore televisivo e radiofonico, ha scritto una lunga poesia in prosa dedicandola alle persone anziane che stanno perdendo la vita, molto spesso, senza essere troppo considerate, solo perché “vecchie e malate”.