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Coronavirus, la cura col plasma abbatte la mortalità: lo studio

Presentati in Regione Lombardia i risultati della sperimentazione della terapia con il plasma iperimmune

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La cura con il plasma iperimmune ha ridotto dal 15% al 6% la mortalità dei pazienti malati di Covid-19. Il dato arriva dai risultati della sperimentazione condotta dal Policlinico San Matteo di Pavia con l’Asst di Mantova che è stata presentata oggi dalla Regione Lombardia. Lo studio è stato condotto nelle ultime settimane su 46 pazienti ricoverati negli ospedali di Pavia e Mantova. In conferenza stampa l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha annunciato l’avvio della banca del plasma iperimmune.

Fausto Baldanti, direttore dell’unita di virologia del San Matteo di Pavia, ha spiegato che la sperimentazione aveva tre obiettivi: la diminuzione della mortalità a breve in terapia intensiva, il miglioramento dei parametri respiratori e di quelli legati all’infiammazione.

I risultati più significativi sono stati raggiunti proprio sul primo obiettivo: “All’inizio la mortalità nei pazienti in ventilazione assistita ricoverati in terapia intensiva era tra il 13 e il 20%, circa 15% di media, mentre con la cura con il plasma iperimmune è scesa al 6%“.

I pazienti curati col plasma, ha precisato Baldanti, avevano “un diverso grado di insufficienza respiratoria, 7 erano intubati, tutti avevano necessità di ossigeno e non erano in età avanzata”.  “Non possiamo prevedere quando la cura diventerà prassi, però giovedì avremo tutti i dati organizzati per presentare la sperimentazione alle riviste scientifiche”.

L’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha annunciato che “da oggi lanciamo la banca del plasma iperummune. Da qui ai prossimi giorni faremo un protocollo per la donazione del sangue e le modalità con cui deve essere fatto partendo dai tanti guariti che abbiamo”.

“Tutte le nostre Asst richiameranno le persone da loro ricoverate affinché vengano a donare il plasma, dopo aver verificato livello immunità”. L’obiettivom ha spiegato Gallera, è “estendere in maniera ampia la sperimentazione” e quindi, oltre ai malati, “il secondo passo sarà quello dei donatori Avis, in particolar modo nelle aree più colpite, cioè Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona”.

Giuseppe De Donno, primario di Pneumologia all’ospedale Carlo Poma di Mantova, dove si è sperimentata la terapia, si sfogato sui social polemizzando con Aifa e Iss.

Fonte foto: Ansa

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