Cura al plasma, De Donno contro Aifa e Iss: lo sfogo su Facebook
Il post: "Mentre gli altri fanno polemica, noi continuiamo a lavorare per abbattere il Covid-19"
“Mentre gli altri fanno polemica, noi continuiamo a lavorare per abbattere l’unico nemico: il Covid-19“. Inizia così il post pubblicato su Facebook da Giuseppe De Donno, primario di Pneumologia all’ospedale Carlo Poma di Mantova, dove si sta sperimentando la terapia con il plasma iperimmune. Lo rende noto l’Adnkronos.
Un riferimento velato a chi lo ha criticato nell’ultima settimana. Lunedì scorso, per esempio, De Donno aveva già dichiarato che “Burioni si permette di andare a parlare in tv, noi ci permettiamo di lavorare 18 ore al giorno al fianco dei nostri pazienti”.
“Ormai è ufficiale – prosegue il post -, il 25 marzo abbiamo depositato il nostro trial di ricerca sul siero iperimmune del paziente convalescente. È il 1° trial del mondo occidentale, è come un brevetto, è marmo scolpito di certezza. Quando io affermo qualcosa è condito dalla verità e dal supporto di fatti che tutti possono verificare. Qui si va avanti, caro collega Franchini, qui non arretriamo di un millimetro!”.
L’ematologo Massimo Franchini, cui De Donno si rivolge, è il primario del centro trasfusioni dell’ospedale di Mantova.
De Donno si toglie anche un altro sassolino, all’indomani dell’annuncio che il protocollo toscano sulla plasmaterapia, portato avanti dall’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, è stato scelto da Aifa e Istituto superiore di sanità come modello per la sperimentazione nazionale.
Ripostando i ringraziamenti ricevuti per le vite salvate con la plasmaterapia, lo pneumologo conclude così: “Queste sono le cose belle. Istituto superiore di sanità e Aifa ne avranno di cose da spiegare. Ma questo è ciò che mi rende felice. Vite salvate. #nonsonounmammalucco cara Aifa, #nonsonounmammalucco Iss. A presto sentirci ministro della Salute!L’Italia, quella vera, quella genuina, si ricorderà di voi. E anche i pazienti salvati”.