Coronavirus, Sala attacca Fontana sulla gestione in Lombardia

“Non è un problema di cambiare le persone, ma di cambiare strategia. Invoco da settimane un’analisi di coscienza e l’ammissione che alcune cose non vanno ma non c’è mai stata, non è mai stata fatta“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un suo intervento ripreso dall’Ansa diretto alla gestione dell’epidemia da parte di Regione Lombardia.

Domani ci sarà una manifestazione di protesta nei confronti di Attilio Fontana, nel mirino dello stesso Sala: “Mi aspetterei una serena analisi di coscienza di quello che non va e ancora da parte di Fontana non c’è stata, ad oggi non si vede traccia”.

“Non credo – ha chiosato il sindaco – che si possa chiedere il commissariamento della sanità regionale, non sono nella condizione di farlo per i rapporti istituzionali con la Regione Lombardia ma molta della critica” alla gestione sanitaria, “la condivido. Adesso bisogna cambiare anche perché nessuno sa quello che succederà”.

Il sindaco Sala sullo smartworking: “Basta, torniamo al lavoro”

Giuseppe Sala ha parlato anche di smartworking e della necessità, secondo lui, di tornare al lavoro: “A mio giudizio oggi è il momento di tornare a lavorare – ha dichiarato in una diretta Facebook -. Un consiglio mi sento di darlo, io sono molto contento del fatto che il lockdown ci abbia insegnato lo smartworking, e ne ho fatto ampio uso in Comune, ma ora è il momento di tornare a lavorare, perché l’effetto grotta per cui siamo a casa e prendiamo lo stipendio ha i suoi pericoli”.

“Tutto ciò – ha concluso – va contestualizzato nella situazione sanitaria. Vi suggerisco di leggere quello che dice in un’intervista il professor Giuseppe Remuzzi dell’Istituto Mario Negri, dice che la carica virale oggi è molto bassa. Semplificare è rischiosissimo e non lo voglio fare, sminuire il potenziale problema è altrettanto rischioso ma riflettiamoci”.