Covid, Ilaria Capua spiega perché non ci sono tanti ricoveri
La virologa Ilaria Capua ha dichiarato di essere ottimista e ha spiegato perché il numero di casi gravi è basso
In estate l’età media delle persone risultate positive al coronavirus si è abbassata sensibilmente rispetto ai numeri di marzo e aprile. Nelle ultime settimane, però, ci sono stati alcuni casi che hanno interessato persone famose non più giovanissime, come Flavio Briatore e Silvio Berlusconi. L’episodio che ha coinvolto l’ex presidente del Consiglio è stato preso a esempio da Ilaria Capua, virologa e direttrice dell’UF One Health Center in Florida, a Di Martedì, su La 7.
“Ogni famiglia – ha spiegato la Capua – deve ragionare su come evitare il contatto diretto tra persone potenzialmente esposte al contagio e persone più fragili. Al presidente Berlusconi è toccato fare esempio per il Paese“.
Ilaria Capua è “ottimista”: i motivi
La virologa ha aggiunto di essere “molto ottimista per quanto riguarda l’Italia, c’è circolazione virale, ma il numero di casi gravi è a livelli bassissimi. Le terapie intensive sono a livelli normali, gli italiani hanno capito cosa bisogna fare per evitare il contagio: questa è l’unica mossa vincente per tenere il virus il più lontano possibile da se stessi e dagli altri”.
Ilaria Capua, i consigli ai più anziani
Ilaria Capua si è poi soffermata sulle differenze tra giovani e anziani: “La sfida più grande è tenere le generazioni segregate almeno per un po’, è un modo di gestire situazioni in cui persone giovani e anziane entrano in contatto. Ogni famiglia deve ragionare su come evitare il contatto diretto tra persone potenzialmente esposte al contagio e persone più fragili”.
Quindi, il riferimento al caso Berlusconi: “Credo che a casa sua non ci siano problemi di spazi, è un problema di organizzazione: quando un ragazzo va a trovare il nonno deve mettersi dall’altra parte del tavolo e indossare la mascherina“, ha detto la scienziata.
Infine, un appello alle famiglie: “Chiedo di fare una riflessione per tutelare le persone più anziane. Il virus non guarda in faccia nessuno: ora non ci sono tanti ricoveri perché le persone si sono protette. I virus mutano, ma non ci sono mutazioni significative che devono farci stare più tranquilli o più preoccupati”.