Coronavirus, come evitare il lockdown: l'appello di Ricciardi
L'ipotesi di un lockdown generalizzato non è stata ancora scongiurata del tutto. Walter Ricciardi ha lanciato un appello
Lo spettro del lockdown incombe in Italia, nonostante il premier Conte, il ministro Speranza e le autorità sanitarie continuino ad allontanare il pensiero di una chiusura totale. Si tratta di una misura estrema a cui si è ricorso durante la prima fase dell’epidemia di coronavirus, poiché l’Italia (come altri Paesi europei) non era pronta ad affrontare l’ondata virale che ha messo in ginocchio il sistema sanitario. Una misura che alcuni esperti, come Maurizio Sanguinetti, hanno definito impossibile da replicare poiché le sue conseguenze sarebbero troppo gravi per l’economia del Paese.
Coronavirus, come evitare il lockdown: il piano di Ricciardi
Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha offerto il suo punto di vista per evitare di ricorrere alla misura più dura: “Il lockdown generalizzato si può evitare se vengono prese misure rapide, urgenti, forti e adesso”, ha detto, come riporta l’Ansa, durante la conferenza stampa online di presentazione del Festival della Salute globale.
Per Ricciardi, però, le misure attualmente messe in campo da Governo e Regioni non sarebbero sufficienti, riportando gli esempi di Francia e Spagna. In questi Paesi “le misure di coprifuoco non si sono dimostrate efficaci”, in quanto a scatenare la maggior parte dei contagi non sono “i metronotte ma le masse di persone che si addensano nei locali e sui trasporti locali”.
Lockdown generalizzato, la posizione di Galli
Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, è intervenuto alla trasmissione “Agorà” su Rai 3 per dire la sua sull’ipotesi di un lockdown. “Se la tendenza non viene invertita nei prossimi 15-20 giorni è molto probabile che saranno necessari poi interventi molto più drastici. È aritmetica più che scienza”, ha detto Galli.
Anche il medico ha scacciato l’incubo di un lockdown generalizzato, in quanto “sarebbe un intervento della disperazione e indice del fallimento di altre azioni di contenimento”.
“Gli interventi non si possono rimandare nemmeno di un minuto e andavano messi in campo due settimane fa”, ha infine esortato Galli.
Ricordiamo che le regioni italiane in cui è attivo il coprifuoco notturno sono Lombardia, Lazio e Campania. Per giustificare gli spostamenti è stato diffuso dal Viminale il nuovo modello unico di autocertificazione.