Coronavirus, chiude il Regno Unito: lockdown come in Italia
Boris Johnson cambia idea e ordina misure restrittive come fatto nel nostro Paese
Dopo l’Italia, anche il Regno Unito si affida al lockdown. Negozi chiusi e tutti in casa: Boris Johnson ha cambiato idea e ha ordinato misure restrittive contro la diffusione del coronavirus. “Da stasera – ha annunciato il premier in un discorso alla nazione riportato dall’Ansa – stop a tutti gli esercizi commerciali non essenziali”.
Boris Johnson ha vietato riunioni in pubblico con più di due persone, multe da 30 sterline ai trasgressori.
Parchi aperti in parte (ma non sarà possibile andarci in gruppo), luoghi di preghiera e biblioteche chiuse.
Si potrà uscire soltanto per lavoro, per fare la spesa, per portare fuori il cane, per far esercizio o per assistenza.
La stretta, attesa da alcuni giorni, al momento è fissata per tre settimane e prevede che rimangano aperte le farmacie, i minimarket, i supermercati e gli alimentari in genere, le stazioni di servizio, i negozi di ferramenta, quelli per i prodotti per gli animali domestici, i sanitari, gli uffici postali, le banche e le edicole.
Bisognerà osservare la distanza minima di due metri da qualunque altra persona.
Sospesi tutti gli eventi sociali, inclusi battesimi e matrimoni, ma esclusi funerali.
Il premier ha spiegato che la minaccia “silenziosa” del coronavirus sta crescendo nel Regno come altrove nel mondo e che “nessun servizio sanitario” potrebbe far fronte a un picco di contagi concentrato.
L’indicazione è categorica: “Dovete stare a casa”. Le uniche eccezioni sono previste per fare la spesa “il meno possibile”, fare esercizio “non più di una volta al giorno” e da soli o con gli animali domestici, uscire per comprare farmaci o assistere persone anziane o malate, e spostarsi per andare al lavoro “solo se strettamente necessario” e non sia possibile lavorare da casa.
Misure che ricordano quelle adottate dal governo italiano.