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Coronavirus, chi sono i lavoratori più colpiti. Il report Inail

L'Inail ha reso noto il quinto report sulle denunce per infortunio legate al Covid-19

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’Inail ha reso noto il quinto report sulle denunce di infortunio legate al Covid-19 pervenute fino al 15 giugno. Come riporta l’Ansa, sono più di 49mila, 1999 in più rispetto al 31 maggio. Le morti denunciate sono 236, ovvero circa il 40% dei decessi rilevati nel 2020.

Coronavirus, i settori più colpiti

Il settore in assoluto più colpito è quello della sanità e dell’assistenza sociale, con il 72,2% dei casi. Di questa categoria fanno parte dipendenti di case di cura, cliniche, policlinici universitari, ospedali, che uniti agli operatori degli organismi pubblici come le Asl arrivano all’81,3% delle denunce.

Altri settori colpiti sono quelli dei servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero (operai impegnati nella lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, alimentari), le attività di alloggio e ristorazione e il commercio.

Coronavirus, chi sono i lavoratori più colpiti

La categoria di lavoratori più coinvolta è quella dei tecnici della salute con il 40,9% delle denunce complessive, circa l’83% delle quali riguardanti gli infermieri. Ci sono poi gli operatori socio-sanitari (21,3%), i medici (10,7%), gli operatori socio-assistenziali (8,5%) e il personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,8%).

Per quanto riguarda i decessi, i tecnici della salute sono quelli su cui sono incentrate gran parte delle denunce: sono il 12,8% dei casi codificati (il 61% sono infermieri), seguiti dai medici (9,9%) e dagli operatori socio-sanitari (7,8%).

Coronavirus, i lavoratori più colpiti: sesso età e distribuzione geografica

Otto denunce su 10 arrivano dal Nord Italia: il 56,1% nel Nord-Ovest (il 36,0% in Lombardia) e il 24,2% nel Nord-Est (il 10,2% in Emilia Romagna). Il resto dei casi è distribuito tra Centro (11,8%), Sud (5,7%) e Isole (2,2%).

Quanto alle denunce per decessi, al Nord-Ovest la percentuale sale al 57,2%. Più di quattro decessi su 10 (43,2%), sono avvenuti nella sola Lombardia.

Il 71,7% dei lavoratori che hanno contratto il virus sono donne, il 28,3% uomini. La situazione si ribalta però nel caso di contagi con esito mortale: l’82,6% dei deceduti sono uomini.

L’età media dei contagiati è di 47 anni per entrambi i sessi, ma sale a 59 anni (57 per le donne e 59 per gli uomini) per i casi mortali.

Fonte foto: ANSA
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