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Russiagate, Conte al Copasir: l'attacco a Salvini e la replica

Il premier ha chiarito la sua posizione e non ha risparmiato critiche all'ex ministro dell'Interno sul caso Russiagate

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa da Palazzo Chigi al termine dell’audizione al Copasir, avvenuta ieri, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Ansa sul Russiagate e sulle visite a Roma del procuratore Usa William Barr. Senza risparmiare attacchi al segretario della Lega.

“Le mie dichiarazioni al Copasir sul caso Barr, come su qualsiasi altro tema, sono coperte dal segreto, quindi non riferisco delle cose dette ai componenti del Copasir. Ma è chiaro che ho il dovere anche di fronte ai cittadini di riferire alcuni elementi di questa vicenda, anche perché ha suscitato un tale clamore mediatico che ne sono nate una messe consistente di ricostruzioni fantasiose che rischiano di gettare ombre anche sul nostro operato istituzionale e questo non possiamo permettercelo”.

Il duro attacco contro l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini

“Io ho riferito la verità richiesta da Matteo Salvini, ho chiarito tutte le informazioni in mio possesso. Mi sorprende come Matteo Salvini, che ha una grande responsabilità. in quanto era ministro dell’Interno, ma si è anche candidato a guidare il Paese, non avverta la responsabilità di chiarire una vicenda”, ha attaccato Giuseppe Conte.

“Siamo al di là di un’opinione o di una sensibilità istituzionale. Forse Matteo Salvini dovrebbe chiarire che ci faceva con Gianluca Savoini insieme alle massime autorità russe, il ministro dell’Interno, il responsabile dell’intelligence russa. Dovrebbe chiarirlo a noi e agli elettori della Lega. Dovrebbe chiarire se idoneo o no a governare un Paese”.

Il premier ha poi sottolineato: “Sorprende come Matteo Salvini, che si è candidato a guidare il Paese chiedendo pieni poteri, non avverta la responsabilità di fare altrettanto, qui non c’è sensibilità istituzionale”.

Salvini, come riporta Il Messaggero, avrebbe replicato: “I miei viaggi per le aziende italiane, tutto alla luce del sole”. E la Lega ha aggiunto: “Conte non è lucido e tira in ballo anche il Colle”.

Giuseppe Conte parla del tweet del presidente americano Donald Trump

“È completamente falso che il tweet del presidente Donald Trump sia collegato al caso Barr. Trump non mi ha mai parlato di quest’inchiesta”, ha affermato il presidente del Consiglio ai giornalisti, riferendosi al post social di apprezzamento a Giuseppe Conte da parte del capo di stato statunitense.

Il coinvolgimento dei servizi segreti italiani nel Russiagate

Ai cronisti che gli hanno chiesto se la richiesta degli Usa sul caso Russiagate fosse pervenuta attraverso l’ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio, Giuseppe Conte ha risposto: “Non è pervenuta a me direttamente, ma tramite ordinari canali diplomatici. Se c’è un’autorità Usa a Washington, a quali canali diplomatici, secondo voi, può far riferimento?”.

“L’incontro del 15 agosto era per così dire tecnico, ed è l’incontro al quale ha preso parte Gennaro Vecchione“, capo dell’intelligence italiana. “La riunione non si è svolta in alberghi o nella sede dell’ambasciata americana, ma nella sede del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza di piazza Dante, la sede più istituzionale e trasparente possibile”, ha spiegato il presidente del Consiglio.

“Non posso declinare tutti i dettagli della vicenda, le attività afferivano soprattutto alla primavera/estate 2016 e riguardavano anche informazioni su Joseph Mifsud. È stato chiarito che non avevamo informazioni”, ha continuato.

“Tra le varie illazioni ed opinioni legittime, è stato ipotizzato che avrei dovuto informare singoli ministri o leader politici della interlocuzione” con gli Usa. “Avverto una grande responsabilità, che qualcuno rappresenta come un potere, sull’intelligence”, ha spiegato il premier ai giornalisti.

“Cerco di interpretare questo compito nel rispetto della legge: la responsabilità politica dell’informazione sulla sicurezza, il premier non la può dividere con ministri o leader. Se l’avessi condivisa con persone non legittimate avrei violato la legge“, ha continuato Giuseppe Conte.

“La richiesta Usa”, ha dichiarato il premier, “era in riferimento ad agenti americani di stanza a Roma che hanno operato su territorio italiano. In questo contesto, ma non è stato mai offerto nessun elemento, ci poteva essere l’eventualità che avessero operato con i nostri servizi”.

Possibilità smentita: “Abbiamo verificato ed effettuato riscontri documentali nei nostri archivi”. Se fosse stata coinvolta “la nostra intelligence sarebbe scattata una denuncia alla nostra autorità giudiziaria. La vicenda avrebbe preso una piega completamente diversa”, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

Le dichiarazioni di Nicola Zingaretti su Giuseppe Conte e il Russiagate

Sul Russiagate “ringrazio Giuseppe Conte, che è andato a riferire alle Camere su vicende delicatissime. Abbiamo avuto un ministro degli Interni”, ovvero Matteo Salvini, “che si è rifiutato di farlo, purtroppo”, ha dichiarato Nicola Zingaretti, intervendo nel salotto di Bruno Vespa, Porta A Porta.

“Il presidente del Consiglio ha escluso che i nostri servizi abbiano avuto un ruolo nel Russiagate o nella campagna elettorale di Trump. È un fatto importante, fa fare un passo in avanti a questa vicenda”, ha concluso.

Il comunicato del Copasir sull’audizione a Giuseppe Conte

Nel corso dell’audizione presso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Giuseppe Conte “ha illustrato la Relazione sull’attività dei servizi di informazione per la sicurezza, riferita al primo semestre del 2019”. Lo ha reso noto tramite l’Ansa lo stesso Copasir.

“Nella sua relazione, il presidente si è inoltre soffermato sulle principali novità introdotte dal decreto legge n. 105 del 2019, in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, attualmente all’esame della Camera”, si legge nel comunicato.

“Il presidente del Consiglio ha infine fornito risposte e chiarimenti a domande poste dai componenti del Comitato, alcune delle quali relative ad argomenti di attualità“, conclude la nota.

Ieri Giuseppe Conte si è presentato in leggero ritardo sull’orario previsto, le 15, all’incontro con il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, in cui ha dovuto spiegare anche i motivi dei suoi colloqui con i vertici dell’intelligence italiana.

Fonte foto: Ansa

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