Consiglio dei ministri approva la Nadef, Giorgetti conferma taglio del cuneo fiscale: i numeri della manovra
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza
Si alza il velo sui numeri della prossima legge di Bilancio. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nadef, la nota di aggiornamento al Def, il documento che fissa i principali riferimenti economici su cui si baserà la manovra economica. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha dichiarato che il governo Meloni intende confermare gli aiuti alle famiglie e il taglio del cuneo fiscale.
- Nadef, scende il Pil e cresce il decifit
- Giorgetti conferma il taglio del cuneo fiscale
- Meloni: "Basta con gli sprechi del passato"
- Nel 2024 primo stanziamento per il ponte sullo Stretto
Nadef, scende il Pil e cresce il decifit
Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef), approvato nella giornata di mercoledì 27 settembre dal Consiglio dei ministri assieme al decreto migranti, vengono riviste al ribasso le stime di crescita dell’Italia rispetto ai numeri formulati in primavera nel Def.
Rispetto alle previsioni di aprile, la revisione al ribasso delle stime di crescita mostra una diminuzione del Pil non solo per il 2023 , ma anche per il 2024, oltre ad una variazione al rialzo del rapporto deficit/Pil.
Il Pil del 2023 si attesta su un +0,8%, in calo rispetto al +1% stimato sul piano programmatico nel Def. Mentre per il 2024 il governo stima una crescita del Pil del +1,2%, anche qui in ribasso rispetto al +1,4% ipotizzato nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile.
Cresce il rapporto deficit/Pil, al 5,3% nel 2023 per la contabilizzazione del Superbonus 110%, in rialzo rispetto alla stima di aprile al 4,3%. Per quanto riguarda il deficit programmatico per il 2024, il governo ipotizza il 4,3%, in modo da liberare circa 14 miliardi da impiegare nella manovra da varare a ottobre.
Giorgetti conferma il taglio del cuneo fiscale
“Per l’anno prossimo abbiamo posto l’asticella” del deficit al 4,3% e ciò “dovrebbe permetterci di confermare interventi indispensabili a beneficio dei redditi medio bassi, in particolare il taglio del cuneo e misure premiali per la natalità oltre a stanziamenti significativi per rinnovo del contratto del pubblico impiego”.
È quanto ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti illustrando i numeri del Nadef in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Il motivo del fatto per cui il debito non diminuisce come auspicato è che il conto da pagare dei bonus edilizi, soprattutto il superbonus, i famosi 80 miliardi saranno pagati in comode rate da 20 miliardi l’anno”, ha aggiunto Giorgetti.
Meloni: “Basta con gli sprechi del passato”
“Stiamo lavorando per scrivere una manovra economica all’insegna della serietà e del buon senso”. Così sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“E che mantenga – ha aggiunto – gli impegni che abbiamo preso con gli italiani: basta con gli sprechi del passato, tutte le risorse disponibili destinate a sostenere i redditi più bassi, tagliare le tasse e aiutare le famiglie”.
Nel 2024 primo stanziamento per il ponte sullo Stretto
“Nel 2024 ci sarà un primo stanziamento” per il Ponte sullo Stretto “connesso all’effettivo allestimento del cantiere”, ha detto il ministro Giorgetti spiegando che “il fondo opere infrastrutturali finanzierà come altre infrastrutture anche il Ponte sullo Stretto“.
“La delega fiscale comincerà partendo dai redditi più bassi e dallo scaglione più basso”, ha aggiunto Giorgetti.