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CRONACA NERA

Coniugi scomparsi a Bolzano: ombre nella testimonianza del figlio

Non tornano le incongruenze nel racconto del figlio della coppia scomparsa a Bolzano, indagato per omicidio volontario

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Continuano a moltiplicarsi le ombre sulla scomparsa di Laura Perselli, 68 anni, e suo marito Peter Neumair, 63. Dei due coniugi di Bolzano non si hanno notizie dal pomeriggio del 4 gennaio. L’ipotesi della Procura è che siano stati uccisi dal figlio Benno, nonostante non siano stati trovati i cadaveri, che si presume siano stati gettati nell’Adige e trascinati via dalla corrente. La pista, riporta il Corriere della Sera, sarebbe al vaglio degli inquirenti in seguito al ritrovamento di tracce di sangue del 63enne in un ponte a sud della città. Gli investigatori stanno monitorando un tratto di fiume di circa 80 km, dal ponte incriminato alla diga dei Mori.

Coniugi scomparsi a Bolzano: il figlio Benno indagato per omicidio

Il figlio è indagato, da libero, per omicidio volontario e occultamento di cadavere. È ospite di amici da quando la casa dei genitori è stata sequestrata: la sorella Madè e i loro parenti non lo avrebbero difeso durante le testimonianze fornite davanti ai pm Igor Secco e Federica Iovene. La sua versione non avrebbe convinto né la famiglia né i giudici.

La versione di Benno Nuemair, figlio dei coniugi scomparsi a Bolzano

Benno Neumair, riporta il Corriere della Sera, avrebbe sostenuto di aver visto la madre alle 18.30 del 4 gennaio. Suo padre non sarebbe stato a casa con lei. Il giovane sarebbe uscito per fare un giro in bicicletta, rientrando intorno alle 20 e trovando vuota l’abitazione. Avrebbe così provato a chiamare la madre, che non avrebbe risposto. Dopo le 21 si sarebbe diretto con la Volvo dei genitori da una amica. Un dettaglio che è suonato stonato, considerando che spesso si muoveva con i mezzi pubblici, considerate le resistenze dei genitori nel fargli usare la macchina.

Al volante dell’auto avrebbe percorso il ponte Roma in direzione Sud. Dalle 21.32 alle 21.57 il suo cellulare è rimasto spento. Agli inquirenti avrebbe raccontato nelle prime ore delle indagini, ascoltato come testimone: “Sono andato a un laghetto di pescatori che sta da quelle parti”, dove “mi sono fermato a fumare uno spinello prima di andare a casa della mia amica”.

Coniugi scomparsi a Bolzano: indagata anche l’amica del figlio

Lei, ora indagata per favoreggiamento, è diventata un cardine dell’inchiesta quando alcuni giorni fa, accompagnata dal suo avvocato, ha consegnato in Procura i vestiti che Benno aveva addosso quella sera. La ragazza avrebbe riferito di averli lavati perché sporchi di sudore, ma ora verranno analizzati dai Ris di Parma per trovare eventuali tracce di sangue. Al vaglio degli inquirenti, riporta il Corriere della Sera, c’è infatti un altro fatto sospetto: l’acquisto da parte di Benno Neumair di una bottiglia di acqua ossigenata, comprata in compagnia di un’altra amica nei giorni successivi alla scomparsa dei genitori. Al negoziante avrebbe chiesto un solvente “per togliere le macchie di sangue“.

Coniugi scomparsi a Bolzano: cosa ha detto il figlio alla sorella

Il 30enne ha raccontato alla sorella Madè, che preoccupata perché i genitori non rispondevano al telefono è tornata a Bolzano da Monaco di Baviera, di essersi recato a casa dei genitori il 5 gennaio all’aba per prendere il cane ed essersi recato nella seconda casa di famiglia a Renon. “La porta della stanza era chiusa, pensavo dormissero“, ha riferito, senza accennare a un minimo segno di preoccupazione per l’assenza sospetta dei genitori. Gli inquirenti stanno valutando anche l’ipotesi che i due possano essere stati avvelenati.

Fonte foto: ANSA

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