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Commercialista di Torino gestiva giro di false fatture per comprare vinili: maxi collezione da 35 mila dischi

Con i proventi di un vasto giro di fatture false avrebbe creato una collezione di 35 mila vinili: indagato commercialista di Torino

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Amante della musica, impiegava i proventi dei suoi magheggi per alimentare la sua passione e acquistare rari vinili, arrivando a mettere insieme una mastodontica collezione da oltre 35 mila dischi. Protagonista della vicenda un commercialista di Torino, indagato dalla procura assieme ad altre persone per un vasto giro di fatture false da oltre 4 milioni di euro.

Il sistema del commercialista

Come riporta il Corriere della Sera, al centro delle indagini della procura di Torino c’è un vasto giro di false fatture che sarebbe stato messo in piedi da un commercialista torinese di 63 anni, iscritto nel registro degli indagati assieme ad altre 25 persone.

Secondo l’accusa, il professionista sarebbe l’amministratore di due società individuali, ufficialmente intestate a due prestanome, due “cartiere” create con il solo scopo di emettere fatture false per migliaia di euro.

Fatture che sarebbero finite nei bilanci di una serie di aziende del settore edile e artigianale. Oltre al commercialista sono indagati i due prestanome e i 23 imprenditori che avrebbero ottenuto consistenti guadagni illeciti grazie alle fatture false.

Fatture false per 4 milioni di euro

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il sistema truffaldino messo in piedi dal commercialista andava avanti almeno dal 2013. In questi anni sarebbero state emesse decine e decine di fatture che attestavano prestazioni lavorative inesistenti per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.

Stando a quanto accertato dalla guardia di finanza, gli imprenditori indagati avrebbero incassato in questo modo circa 2 milioni di euro, mentre il commercialista avrebbe guadagnato circa un milione.

 La guardia di finanza ha trovato in casa del commercialista una collezione di 35 mila vinili

La maxi collezione di vinili

Da quanto emerso, l’uomo avrebbe riciclato i guadagni illeciti appagando la sua passione con la musica: con i proventi delle false fatture acquistava rari vinili per completare la sua collezione.

Quando sono andati a perquisire l’abitazione del commercialista, la guardia di finanza ha trovato una enorme collezione di 35 mila dischi che coprono gli ultimi decenni del panorama musicale italiano e internazionale.

Secondo una prima stima, la raccolta avrebbe un valore tra i 700 mila e il milione di euro.

Fonte foto: 123RF

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