Come Putin potrebbe applicare la teoria del pazzo per bluffare il mondo. I sospetti degli 007

Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è un orrore senza precedenti nell’Europa contemporanea. Nessuno di noi avrebbe ipotizzato che questo 2022 sarebbe iniziato con una guerra, e che addirittura si siano insidiati i timori di un conflitto nucleare. Da un lato c’è il presidente russo Vladimir Putin, che ha invaso l’Ucraina con il pretesto di un’operazione militare per “demilitarizzarla”; dall’altro il blocco della Nato e dell’Unione europea, della quale l’Ucraina desidera far parte con sommo fastidio di Putin.

Ma perché questo conflitto, fortemente criticato da più voci in tutto il mondo, va avanti? Quale strategia sta seguendo il leader russo e qual è il suo obiettivo? Sono domande che tutti ci poniamo in questi giorni e a cui qualcuno prova a dare qualche risposta, seppur incompleta.

Putin e la strategia di Nixon: cos’è la “teoria del pazzo”

L’ultima ipotesi sostenuta dagli 007 americani è che Putin stia adottando quella che viene comunemente denominata la “teoria del pazzo“, attribuita al presidente degli Stati Uniti Richard Nixon negli anni ’70. Ma cos’è la “teoria del pazzo” perché è stata associata al presidente russo Putin?

La teoria del pazzo è un approccio in politica estera che mira a spaventare gli avversari facendo credere loro di essere in grado di commettere azioni eccessive e sproporzionate, quindi “da pazzi”. Richard Nixon, presidente degli Usa dal 1969 al 1974, fu noto per questo tipo di condotta.

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In particolare, Nixon adottò questa strategia nel corso della guerra del Vietnam, al fine di mettere pressioni ai nemici portandoli a credere che sarebbe stato capace di tutto.

Putin, la “teoria del pazzo” e la minaccia nucleare

Un altro elemento significativo della “teoria del pazzo” è la minaccia di utilizzare armi spropositatamente potenti, come ad esempio le armi nucleari, in grado di devastare intere porzioni del pianeta in pochi secondi. Più pericolosa delle armi nucleari è forse soltanto la minaccia stessa di usarle.

Qualche giorno dopo l’invasione in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin, in risposta alle sanzioni inflitte dall’Unione europea e la Nato, ha annunciato di aver messo in allerta il sistema di deterrenza nucleare.

Una svolta imprevedibile, che ha spiazzato l’Occidente e che ben si inquadrerebbe nella condotta della “teoria del pazzo”, secondo l’intelligence Usa. Non perché Putin sia effettivamente pazzo, ma perché così facendo potrebbe spingere gli oppositori a ritenerlo in grado di scatenare un conflitto mondiale nucleare.

Putin e la “teoria del pazzo”: le ipotesi negli Usa

Michael A. Horowitz, analista della sicurezza presso il Beck Institute, ha spiegato, come riporta Il Messaggero: “Non sarebbe la prima volta che, nelle relazioni internazionali, qualcuno cerchi di apparire intenzionalmente irrazionale, in modo da costringere l’avversario alla cautela. Se questo è ciò che sta facendo Putin, allora è spaventosamente bravo a farlo”.

Ci sono poi le teorie per le quali Putin starebbe soffrendo le conseguenze del Long Covid, che l’avrebbe portato a perdere il contatto con la realtà. Michael McFaul, ambasciatore americano in Russia durante la presidenza Obama, ha affermato alla Nbc: “L’ho ascoltato, è sempre più folle nel modo in cui parla” dell’Ucraina.

Nei giorni dell’invasione, Putin ha descritto le autorità ucraine come una “banda di drogati e neonazisti”, malgrado il presidente Zelensky sia ebreo.

Anche James Clapper, ex direttore dell’intelligence statunitense, ha detto alla Cnn: “Penso che sia fuori controllo, sono preoccupato per il suo acume e il suo equilibrio”.

Quale che sia la verità, è ancora difficile capire come evolverà il conflitto o se sfocerà davvero in una guerra nucleare.

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