Clamoroso furto da un milione di euro al Vittoriale di D'Annunzio, rubato l'oro di Umberto Mastroianni
Furto da un milione di euro al Vittoriale degli italiani, rubate le opere in oro dell'artista Umberto Mastroianni
Un furto milionario che finirà nella storia. È quello messo a segno da una banda di ladri al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera, in provincia di Brescia. Spariti gioielli e sculture in oro di Umberto Mastroianni, tutte le opere che componevano l’esposizione temporanea dedicata all’artista.
Furto da un milione di euro al Vittoriale
Il clamoroso furto è avvenuto nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 marzo al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (Brescia), la casa-museo che fu di Gabriele D’Annunzio.
Nel corso della notte sono sparite 49 opere di Umberto Mastroianni, per un valore complessivo di circa un milione di euro.
Secondo quanto riporta Ansa, a scoprire il clamoroso furto sono stati gli addetti dell’area museale che quando hanno aperto le porte al mattino hanno trovato vuote vetrine e teche. All’interno avrebbero dovuto esserci gioielli e sculture in oro.
Rubate le opere d’arte di Umberto Mastroianni
A venire rubate sono state 49 opere, tra monili, statuette e braccialetti in oro, dell’artista Umberto Mastroianni, zio del celebre attore Marcello Mastroianni.
Si tratta di oggetti realizzati da Mastroianni tra gli anni Cinquanta e Novanta con la tecnica della fusione “a cera persa” o “a colata in oro”.
La mostra “Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni” era stata inaugurata nelle sale del Museo D’Annunzio Segreto il 30 dicembre 2023 e avrebbe dovuto chiudere i battenti domani, venerdì 8 marzo.
Nella stessa sala erano esposte anche opere di un altro maestro orafo, Buccellati, che non sono state toccate. Così come non manca nulla del lascito dannunziano, come confermato dal presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri.
Le indagini
Sul furto hanno avviato le indagini i carabinieri della Compagnia di Salò e del Comando Tutela patrimonio culturale di Monza.
Uno dei gioielli trafugati è stato recuperato a poca distanza dalla sala espositiva, sempre all’interno del complesso museale, probabilmente perso dai ladri durante la fuga. Il pezzo è stato affidato alla scientifica per cercare eventuali tracce utili alle indagini.
Secondo gli inquirenti il colpo è stato messo a segno da una banda di professionisti che ha studiato il furto in ogni minimo dettaglio. Gli allarmi erano attivi nel museo ma non sono suonati, ed erano presenti guardie giurate sia all’interno che all’esterno, che non si sono accorte di nulla.
Secondo una prima ricostruzione, i ladri hanno aperto, senza romperle, le teche che custodivano le opere, hanno ripulito l’intera mostra di Mastroianni, senza toccare altro, e si sono dati alla fuga senza lasciare tracce.