Civitanova Marche, Filippo Ferlazzo resta in carcere. Il giudice: "Soggetto violento e pericoloso"
Il gip ha confermato l'arresto di Filippo Ferlazzo per l'omicidio di Civitanova Marche. Al vaglio la posizione della madre-tutor del 32enne
Resta in carcere Filippo Ferlazzo, il 32enne arrestato per l’omicidio di Alika Ogorchukwu, episodio avvenuto venerdì scorso a Civitanova Marche. La decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari di Macerata Claudio Bonifazi, chiamato a decidere sulla convalida dell’arresto e sulla misura cautelare. Il gip ha optato per la custodia in carcere, ritenendo Ferlazzo un “soggetto violento e con elevata pericolosità sociale” e facendo riferimento al pericolo di reiterazione del reato.
Omicidio di Civitanova, cosa ha fatto Filippo Ferlazzo
Filippo Ferlazzo, 32enne originario di Salerno, venerdì 29 luglio ha pestato a morte l’ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchukwu. L’aggressione è avvenuta nel centro della cittadina in provincia di Macerata. Pochi istanti prima il 39enne aveva chiesto l’elemosina alla fidanzata di Ferlazzo.
Quest’ultimo, poco dopo, ha rincorso Alika Ogorchukwu e lo ha picchiato prima con la stampella e poi a mani nude fino ad ucciderlo. La scena è stata ripresa da alcuni passanti, ma nessuno è intervenuto per fermare il pestaggio.
Filippo Ferlazzo resta in carcere: ecco le motivazioni
Questa mattina Filippo Ferlazzo è comparso davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Il gip, nella sua ordinanza, ha fatto anche riferimento al disturbo bipolare di cui il giovane soffrirebbe e che andrà approfondito.
Durante l’udienza Ferlazzo ha chiesto scusa per ciò che ha fatto e ha detto che il gesto non nasconde nessuna motivazione razziale.
Il 32enne deve rispondere di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e di rapina, visto che dopo il pestaggio ha preso il cellulare della vittima.
Al vaglio la posizione della madre di Filippo Ferlazzo
L’autopsia sul corpo di Alika Ogorchukwu è in programma martedì 2 agosto presso l’ospedale di Civitanova Alta. Sembra tuttavia evidente che la morte dell’ambulante sia dovuta all’aggressione.
Nelle prossime ore verranno effettuati altri approfondimenti sullo stato di salute mentale di Ferlazzo. Come riferito dal sostituto procuratore di Macerata Claudio Rastrelli, si indaga anche sulla posizione della madre di Ferlazzo in qualità di tutor di sostegno.
Da capire, nel dettaglio, perché si trovasse così lontana dal giovane, visto che la madre di trova a Salerno.