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Chiesti 7 anni e 3 mesi per il cardinale Becciu nel processo sui fondi del Vaticano: di cosa è accusato

Il cardinale Angelo Becciu è accusato di peculato, e rischia fino a 7 anni e 3 mesi di carcere

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Dura richiesta dei PM vaticani. Il promotore di giustizia ha chiesto 7 anni e 3 mesi per il cardinale Angelo Becciu. In totale, per tutti gli imputati coinvolti nel processo, sono state proposte pene per un ammontare di 73 anni di carcere.

Di cosa è accusato Becciu

Il cardinale Angelo Becciu è coinvolto in un processo sulla gestione dei fondi della segreteria di Stato vaticana; formalmente le accuse sono di peculato, quindi di appropriazione indebita di denaro pubblico.

In particolare, il cardinale sarebbe accusato di aver diretto i fondi della Santa Sede verso alcune aziende di proprietà di familiari. Si indaga sui rapporti tra la Caritas di Roma e l’azienda Angel’s, che produce birra e appartiene a uno dei fratelli di Becciu.

Alessandro Diddi, che rappresenta la pubblica accusa nel processo a Becciu

Finanziamenti a fondo perduto sarebbero arrivati, tra il 2013 e il 2018, anche alla Spes, cooperativa gestita da un altro fratello del cardinale. Il totale dei fondi erogati in questo caso sarebbe di 700 mila euro.

La richiesta del promotore di giustizia

Concluse le indagini preliminari, la magistratura vaticana ha quindi avviato il processo nei suoi confronti. Nella mattinata di oggi sono arrivate le richieste di condanna alla luce di quanto emerso nel dibattimento.

Per il cardinale angelo Becciu, il promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi, che rappresenta l’accusa, ha chiesto una condanna a 7 anni e 3 mesi di reclusione per l’accusa di peculato.

L’alto prelato non è però il solo imputato nel processo, che vede infatti altre 9 persone coinvolte nella gestione scorretta dei fondi dell’Obolo di San Pietro. In totale, la richiesta della pubblica accusa ammonta a ben 73 anni di carcere.

Chi è il cardinale accusato

Giovanni Angelo Becciu è un cardinale italiano. Ha 75 anni e alle spalle una carriera molto lunga nelle gerarchie vaticane. Laureato in diritto canonico, presta servizio in molte nunziature apostoliche, le ambasciate della Santa Sede.

Diventa poi Nunzio per la prima volta nel 2001, lavorando in Angola e poi a Sao Tome e Principe e a Cuba. Nel 2011 conclude la sua carriera all’estero e torna a Roma, dove diventa sostituto per gli affari generali della segreteria di Stato.

Al momento ricopre il ruolo di prefetto emerito della congregazione per le cause dei santi, ma a seguito delle sue vicende giudiziarie ha perso ogni incarico nella curia.

Le dichiarazioni degli avvocati di Becciu

Gli Avvocati Maria Concetta Marzo e Fabio Viglione, difensori del Cardinale Angelo Becciu hanno criticato l’accusa: “Le richieste del Promotore di giustizia non tengono conto degli esiti del processo, che ha dimostrato l’assoluta innocenza del Cardinale per l’operazione relativa al Palazzo di Londra e per ogni altra accusa” hanno dichiarato.

La difesa ha chiesto l’assoluzione per l’imputato: “Sulla base di teoremi clamorosamente smentiti in dibattimento, il Promotore di Giustizia ha continuato a sostenere una tesi sganciata dalle prove e ne prendiamo atto. Quanto alle richieste del Promotore, neanche un giorno sarebbe una pena giusta. Solo il riconoscimento dell’assoluta innocenza e l’assoluzione piena rispecchiano quanto accertato in modo chiarissimo” hanno proseguito gli avvocati.

Fonte foto: ANSA

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