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CRONACA NERA

Chiara Petrolini e i neonati morti a Parma, gli amici della ragazza: "A giugno non aveva un filo di pancia"

"A giugno non aveva un filo di pancia", parlano gli amici di Chiara Petrolini, la studentessa indagata per i neonati trovati morti a Parma

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

"La gente non ci crede, ma a giugno non aveva un filo di pancia", sono le parole di un’amica di Chiara Petrolini, la 22enne indagata per omicidio volontario e soppressione di cadavere nell’inchiesta sui neonati trovati morti a Vignale di Traversetolo, Parma.

Uno dei nodi più intricati della vicenda è proprio lo stato di salute di Chiara Petrolini contestualmente alle gravidanze, specialmente l’ultima. La domanda ricorre spesso: possibile che nessuno si sia mai accorto che la ragazza fosse in stato interessante?

Una sua amica risponde a questa domanda ai microfoni di Pomeriggio Cinque. "Non penso che ci sia una spiegazione logica", dice un’amica. "L’unica cosa è che ci sentiamo tutti impotenti perché nessuno è riuscito a capire il suo malessere e nessuno è riuscito ad evitare questa tragedia".

E il pancione? "Io l’ultima volta l’ho vista verso la fine di giugno – dice la ragazza – però non… la gente non ci crede, la gente a casa non ci crede, però io posso giurare che è così, che lei non avesse un filo di pancia". Recentemente la studentessa non si è presentata nell’aula del Tribunale del Riesame di Bologna, dove si è discusso l’appello presentato dalla Procura per contestare la misura cautelare degli arresti domiciliari e chiedere l’accesso al carcere per l’indagata.

Fonte foto: Facebook - Chiara Petrolini / ANSA

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