Chi è Stefano Puzzer, il leader no pass allontanato da Roma: i motivi
Il leader dei no pass di Trieste è stato portato in Questura dopo la manifestazione non autorizzata a Roma: non potrà tornare nella città per un anno
La Questura di Roma ha intimato a Stefano Puzzer, portuale di Trieste a capo della protesta contro il Green pass, di lasciare la Capitale entro le 21 di mercoledi 3 novembre. Non potrà far rientro nella città per i prossimi dodici mesi. Per lui è infatti scattato il foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno per un anno.
L’uomo è arrivato sabato mattina, il 2 novembre, in Piazza del Popolo, dove ha posizionato un banchetto e iniziato a manifestare contro il certificato verde.
Se dovesse violare le disposizioni della Questura, commetterà un nuovo reato. Sarà inoltre denunciato alla Procura per manifestazione non preavvisata.
Le dichiarazioni di Stefano Puzzer dopo l’allontanamento
“Buonasera a tutti, come avete saputo ero in Questura a fare accertamenti. Sono stati un po’ lunghi, si sono accertati di tutto. Sono stato trattato con i guanti. Erano proprio brave persone, gente che non c’entra con questo sistema, anzi”, ha raccontato lo stesso Stefano Puzzer attraverso il canale Telegram “Gente come noi Fvg”.
“L’unica cosa che vi dico è che il 3 novembre sarò a Trieste. Stiamo tutti tranquilli. Dopo aver parlato con l’avvocato, faremo un comunicato. Grazie per il supporto e per la preoccupazione”, ha detto in un messaggio audio.
Raggiunto dai microfoni di Fuori dal Coro, la trasmissione in onda su Rete 4 e condotta da Mario Giordano, ha tranquillizzato gli spettatori, spiegando di essere “stato trattato molto gentilmente e umanamente, anche perché hanno capito che sono una brava persona“.
Chi è il sindacalista Stefano Puzzer, leader no pass di Trieste
Stefano Puzzer, detto Ciccio da amici e colleghi, è un sindacalista di lungo corso, in servizio dal 1994 al porto di Trieste. Negli anni ha organizzato diverse battaglie per i diritti dei lavoratori.
Ha bloccato lo scalo anche nel 2015, per far accettare all’Autorità portuale una parte del Trattato di Parigi del 1947. In quell’occasione si battè per la priorità nelle assunzioni ai lavoratori di Trieste.
Oggi Stefano Puzzer si batte contro il Green pass. Ha dichiarato di essersi sottoposto alla somministrazione del vaccino anti Covid “per convinzione“, nonostante abbia fatto anche dichiarazioni in linea con il movimento no vax.