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Chef Rubio indagato per odio razziale insieme ad Alessandro Orsini, il commento su X: "Hanno già perso"

Chef Rubio risponde alla denuncia ricevuta anche da Alessandro Orsini. Il suo commento su X: "Ho procedimenti civili e penali, non mi piegheranno"

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Chef Rubio è ora indagato insieme al professor Alessandro Orsini a seguito di due denunce distinte da parte della Comunità Ebraica di Roma. Lo chef, tuttavia, non è rimasto a guardare e ha affidato ai suoi profili social, nello specifico X, il suo pensiero a riguardo. Non è la prima volta in cui Chef Rubio è oggetto di accuse e polemiche per le sue esternazioni a favore della causa palestinese, per questo sui suoi canali ribadisce quale sia il suo impegno contro lo Stato di Israele e contro il sionismo.

Chef Rubio rompe il silenzio sui social

Alle 11 di mattina di sabato 23 marzo Chef Rubio ha affidato ai social il suo commento a seguito delle notizie sulle indagini a suo carico dopo la denuncia della Comunità Ebraica di Roma.

Gabriele Rubini – questo il nome di battesimo – ha ribadito che per le sue cause sta già affrontando diversi procedimenti, rendendo note anche le cifre spese per difendersi ma sottolineando il suo intento a non abbandonare la sua libertà di espressione.

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Nel suo post pubblicato su X, Chef Rubio scrive:

Nei passati tre anni ho speso 25 mila euro (esclusi avvocati), ad oggi ho nove procedimenti civili e cinque penali, per cui se dovesse andare male mi si chiederebbero circa 300 mila euro. La mafiasionista pensa che ribaltando la realtà e disumanizzandomi mi piegherà, ma non sa che ha già perso. Shalom.

Non mancano i commenti di chi sostiene la sua colpevolezza, tra chi lo indica come “diffamatore seriale” o “odiatore seriale” a chi gli consiglia di “pensare ai panini”, ma tra i commenti ci sono anche coloro che lo supportano e inviano la loro solidarietà. Per il momento Alessandro Orsini non ha rilasciato dichiarazioni in merito.

Di cosa sono accusati Chef Rubio e Alessandro Orsini

Contro Chef Rubio e Alessandro Orsini il 24 gennaio sono state depositate due denunce distinte, accomunate dal reato contestato. A denunciare i due personaggi televisivi, Gabriele Rubini e il noto docente universitario in sociologia del terrorismo, è stata la Comunità Ebraica di Roma.

Rubino e Orsini sono accusati di “plurime e reiterate condotte integranti i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”, oltre alla “diffamazione aggravata“. Nello specifico, i due indagati si sarebbero resi responsabili di divulgazione di teorie “manifestatamente discriminatorie nei confronti del popolo israeliano, anche mediante la sovrapposizione-confusione tra concetti diversi, incoraggiando altresì la propaganda di pregiudizi antisemiti e la ripulsa violenta contro gli ebrei“.

I due casi nello specifico

Come già detto, contro Gabriele Rubini e Alessandro Orsini sono state depositate due denunce distinte. Nel caso di Chef Rubio, si contesta principalmente un contenuto pubblicato nel giugno 2023, quando Rubini ha pubblicato foto e video che mostravano un pugnale con doppia lama accompagnati dalla didascalia: “Coltello antisionista con manico in legno d’ulivo”, dove l’ulivo è l’albero considerato sacro nella tradizione ebraica.

A sostenere queste accuse è il presidente e legale rappresentante della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, assistito dall’avvocato Roberto De Vita, che sostengono che dal 7 ottobre Chef Rubio si sia accanito nell’esprimere il suo “concetto di sionismo=terrorismo”.

Nel caso del professor Orsini, invece, i denuncianti gli attribuiscono “un’opinione chiaramente animata da un pregiudizio antisemita nei confronti dello Stato di Israele”, con una posizione particolarmente rinvigorita dal 7 ottobre 2023 con “sapiente accostamento di fatti non veri con fatti veri e di elementi travisati” con l’intento di operare una “giustificazione delle operazioni terroristico-stragiste di Hamas” specialmente “il 7 e l’8 ottobre, ben prima della reazione militare israeliana”.

Fonte foto: ANSA

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